The Crown 6, com'è morta davvero Lady Diana? La storia con Dodi Al-Fayed, le teorie del complotto e i misteri a 26 anni dall'incidente

The Crown 6 - su Netflix da oggi 16 novembre - mette fine alla saga sui Reali inglesi. Ma come andò veramente la storia?

Com'è morta davvero Lady Diana? La storia con Al-Fayed, le teorie del complotto e i misteri a 26 anni dall'incidente
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Giovedì 16 Novembre 2023, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 15:12

L'ultima stagione di “The Crown”, approda oggi 16 novembre su Netflix, mettendo così fine alla saga - in parte romanzata, si sono trovati spesso autori e produttori a dover sottolineare - sulle affascinanti e misteriose vicende dei reali inglesi

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Divisa in due parti, di cui la prima (composta da 4 episodi) disponibile da oggi, The Crown 6 riprende la storia dalla fine degli anni Novanta, ovvero dalla relazione ormai sulla bocca di tutti tra Lady Diana Spencer e Dodi Al Fayed, interpretati da Elizabeth Debicki e Khalid Abdalla, compresi i loro ultimi momenti di coppia prima del tragico incidente stradale a Parigi in cui hanno trovato la morte la notte del 31 agosto 1997.

La morte della "principessa triste" in quell'incidente rimane nell'immaginario collettivo inglese e internazionale di almeno tre generazioni, insieme alla sua vita ricca di controversie, passioni e sofferenze. 

L'incidente: la fuga dai paparazzi 

È a bordo di una limousine insieme al compagno Dodi Al Fayed che Lady Diana perderà la vita in un tragico incidente nelle prime ore del mattino del 31 agosto 1997. I due erano in vacanza in Sardegna e, prima di tornare a Londra, decidono di passare una notte all'Hôtel Ritz, di proprietà della famiglia al-Fayed.

paparazzi che ininterrottamente seguivano i movimenti di Lady Diana, assediano l'albergo e così la coppia decide di spostarsi in un appartamento sempre di proprietà di Al Fayed. Poco dopo mezzanotte, lasciano l'Hotel da un'uscita secondaria ingannando i paparazzi con un'auto esca che finge di andare via dall'ingresso principale. Il capo della sicurezza dell'hotel, Henri Paul, decide di accompagnarli di persona fuori dall'hotel e si mette alla guida dell'auto. A bordo, oltre alla coppia, c'è Trevor Rees-Jones, membro degli addetti alla sicurezza privata della famiglia al-Fayed.

La vettura, dopo aver imboccato il tunnel di place de l'Alma, perde il controllo e va a finire contro uno dei pilastri di sostegno del tunnel.

Al-Fayed e Paul - il direttore dell'hotel che era alla guida - perdono la vita quasi sul colpo. Diana, secondo quanto riferito successivamente dai soccoritori, era gravemente ferita ma ancora viva. Tirata fuori dall'auto subisce un arresto cardiaco ma grazie a una tempestiva rianimazione il suo cuore riprende a battere. Trasferita all'ospedale Pitié-Salpêtrière alle 2:06, per le troppe ferite esalò l'ultimo respiro alle 4 del mattino. La guardia del corpo viene sottoposta a un intervento di 10 ore che gli permette di salvarsi, ma dell'incidente non ricorda più nulla.

Dodi Al Fayed: fu davvero lui l'ultimo amore di Lady D?

Quella tra il rampollo d’oro della famiglia Al-Fayed e la Principessa Diana fu una vera storia d'amore, o piuttosto una profonda amicizia? E quanto ci fu, entualmente, di architettato?

Le foto scattate dai paparazzi delle effusioni in barca nella famosa vacanza in Sardegna dell’agosto 1997 a pochi giorni dall’incidente, sembrerebbero avvalorare l’ipotesi di un veri e proprio legale sentimentale tra Dodi e Diana. Quegli scatti, che rimbalzarono su giornali e programmi tv di tutto il mondo, provocarono un scandalo enorme nonostante la Principessa Diana avesse divorziato da Carlo ormai un anno prima.Sono in molti a giurare che Dodi fu davvero l'ultimo amore di Lady D, ma altrettanti parlano di una seconda figura maschile, anche questa diventata chiacchieratissima in quegli anni e ripresa a dovere dalle serie The Crown.

Si tratta del famoso chirurgo pakistano Hasnat Kahn, secondo molti l’ultimo, vero amore di Lady Diana. I due si conobbero per caso nel 1995 ed ebbero una storia almeno fino all’inizio del 1997. Hasnat era un uomo lontanissimo dalla vita mondana, dalla notorietà e al jetset cui la principessa era stata per anni sottoposto, e rappresentava per lei una via di fuga, una vita normale piena di amore e semplicità a lungo anelata durante gli anni di sofferenza fuori e dentro la famiglia reale.

In ogni caso, sembra che la relazione tra  la principessa e Dodi Al-Fayed sia iniziata proprio dopo una crisi con Khan. Personaggi vicini all'entoruage di Diana non hanno mai smesso di pensare che la vacanza di Lady Diana e Dodi in barca non sia stata altro che un tentativo per far ingelosire il medico pakistano.

Le teorie del complotto dopo la morte. Cosa non torna

L'amnesia totale di Trevor Rees-Jones - l'uomo addetto alla sicurezza dei Fayed presente in auto al momento dello schianto - ha portato negli anni successi all'elaborazione di numerose teorie del complotto sulla morta della principessa Diana. Mohamed Al-Fayed, il padre di Dodi, fu il primo a non credere alla storia dell'incidente e dello stato di ebbrezza di Paul, che sarebbe la causa dell'incidente.

L'unica cosa che la guardia del corpo ricorda di quegli istanti è una grossa moto accanto alla vettura, poco prima dello schianto: secondo una teoria, l'autista sarebbe stato abbagliato appositamente con un laser dai servizi segreti, causa questa della perdita di controllo dell'auto.

Altri sono convinti che Diana  sostengono che la principessa triste fosse rimasta incinta di Dodi Al-Fayed e un fratellasto dell'erede al trono di origini arabe non sarebbe stato contemplato dalla famiglia reale. Secondo questa toeria, il mandante sarebbe nientemeno che il principe Filippo di Edimburgo, morto a sua volta poco più di un anno fa. Alcuni mesi prima del tragico incidente, Lady D avrebbe confidato al suo avvocato Victor Mishcon che «qualcuno voleva inscenare un incidente d'auto in cui o sarebbe morta, o sarebbe rimasta gravemente ferita».

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