Sabrina Ferilli torna in Rai con la fiction "Gloria" diretta da Fausto Brizzi: in onda il 19 febbraio su Rai 1

Sabrina Ferilli torna in Rai con la fiction "Gloria" diretta da Fausto Brizzi: in onda il 19 febbraio su Rai 1
di Carmela De Rose
8 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 16:03

Si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione della nuova fiction Rai denominata “Gloria” diretta da Fausto Brizzi e prodotta da Eagle Pictures. La messa in onda sarà su Rai 1 in prime time, lunedì 19 febbraio e continuerà il 26 e il 27 febbraio. La protagonista (Gloria) è una bravissima e versatile Sabrina Ferilli che ritorna in Rai dopo 12 anni, affiancata da un cast d’eccezione formato da: Massimo Ghini, Sergio Assisi, Emanuela Grimalda, Martina Lampugnani Luca Angeletti. 

Le parole della Direttrice di Rai Fiction. 

Ad essere presente durante la conferenza stampa oltre che gli attori e il regista, anche Roberto Proia ideatore del soggetto, tratto dalla sua stessa sceneggiatura originale “Vorrei vedere te” e adattata insieme a Paola Mammini e Fausto Brizzi. 

Ma non poteva mancare la presenza della direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati che all’apertura della conferenza stampa ha esordito così: “Sono felice che stiamo presentando tantissimi fiction (Come: Califano, Mameli, Napoli Milionaria, La Caduta del Duce). Questa storia, però, è nuovissima, è un genere completamente nuovo per noi Rai, poiché è una commedia sarcastica, graffiante. Un nuovo modo per prenderci in giro, in modo serio, in un mondo in cui noi stessi siamo sommersi dal divismo e anche dall’apparenza dei social. Si prenderà in giro anche la stessa fiction e la sua serialità e un pochino anche il sistema di Hollywood. Ci siamo immersi in una contemporaneità che non sempre abbiamo trattato, di questo ne sono contenta perché è come fare un salto. Secondo me sarà molto piacevole perché è un tipo di narrazione che noi non abbiamo mai fatto. Questa è una commedia agro-dolce in cui vedremo la messa in scena di un mondo attuale che sembra un circo che tutti cerchiamo ma alla fine ci fa soffrire. Affronteremo dei temi importanti che mettono in luce la realtà in cui viviamo, abituata al social veloce, alla televisione che si accende e che a volte ci rende persone spietate. Vedremo la tristezza di questo aspetto che è comunque pesante, cercando di far notare le cose che non funzionano.” 

Come nasce la storia di Gloria.

Continua Roberto Proia raccontando come è nata la storia “Gloria”: “Questa storia nasce 11 anni fa quando ho scritto la sceneggiatura “Vorrei vedere te” per gusto di scriverla, scrivo molto per hobby. Era rimasta un po' nel cassetto e Fausto leggendola mi ha proposta di realizzarci una serie. A quel punto abbiamo inviato il soggetto a Rai, la quale ha accettato il progetto soprattutto perché era una storia che usciva dalla loro confort zone. Abbiamo iniziato a sviluppare il soggetto per serie insieme al team Rai editor (Leonardo Ferrara, Alessandro Corsetti e Lorenza Bizzarri). Non speravamo di avere nei panni di Gloria, la Gloria ideale. In realtà quando Sabrina ha accettato, a quel punto per noi era già sullo schermo.” 

La trama.

Gloria Grandi (Sabrina Ferilli), una delle ex grandi dive del cinema italiano, è fermamente convinta che il suo enorme talento sia sprecato per la serialità televisiva, che ormai da qualche anno padroneggia con grande eleganza. Vuole tornare al cinema, quello con la C maiuscola, e pensa che, una volta abbondonata la tv, tornerà di nuovo protagonista sul grande schermo. Cinque anni dopo, però, si accorge che quelle porte si sono aperte per recitare in scadenti spot pubblicitari per le creme alla bava di lumaca. Gloria è una tigre inferocita. Non accetta che il mondo dello spettacolo l’abbia dimenticata e a poco servono le rassicurazioni della sua fidata assistente Iole (Emanuela Grimalda), dell’ex marito ancora molto innamorato di lei (Sergio Assisi) e della figlia Emma (Martina Lampugnani). Gloria si sente sconfitta: il telefono ha smesso di squillare, sembra destinata all’oblio e la concorrenza di attrici più giovani si fa sentire. Ci sarà la sua antagonista che gli darà filo da torcere Lucilla Altieri (Fiorenza D’Antonio). Gloria si troverà ad essere aiutata dal suo agente Manlio De Vitis (Massimo Ghini) che in passato avevano avuto anche una storia di sesso, grazie a lui era diventata una star. Verrà aiutata e supportata anche dal Fratello Sergio (Luca Angeletti) insieme al suo compagno Filippo (David Sebasti), dal suo consulente medico Professor Fossati (Massimo De Lorenzo), dal suo social media manager Gabriele De Marchi (Eugenio Franceschini) e dal suo migliore amico Michele ( Adolfo Margiotta). 

Abbiamo incontrato Fiorenza D’Antonio che ci ha raccontato così il suo personaggio: 

“Lucilla Altieri è l’antagonista di Gloria Grandi, è una arrampicatrice sociale una giovane attrice che è disposta a fare cose non comuni per arrivare a realizzare i propri obiettivi. Utilizza tutte le carte che ha. Arriverà a fare cose non propriamente canoniche, però penso che è un personaggio particolare, perché forse a noi donne serve una Lucilla sempre in tasca da mettere in pratica quando ci serve.

Possiede una cazzimma, una determinazione che io invidio.  La storia in se è composta da luci e ombre, anzi di pagliette, cioè come dire, il mondo dello spettacolo secondo me raccontato  senza veli, senza fronzoli, senza ipocrisie in modo molto trasparente, vediamo un po' quello che può accedere sotto banco in modo romanzato e simpatico.”

Un personaggio che in realtà desidera avere ciò che ha Gloria, la fama, ma allo stesso tempo anche Gloria vorrebbe essere come Lucilla, giovane: 

“Esatto, in questo come accade in Eva Contro Eva, vorrebbero scambiarsi. Perché Lucilla è giovane, ha tutte le carte in regola per arrivare alla fama, e a Gloria questo da fastidio, perché al tempo stesso lei vorrebbe avere la sua giovinezza anzi le ricorda propria lei da giovane. Lucilla vorrebbe ottenere il successo di Gloria e Gloria in realtà vorrebbe tornare indietro per cambiare qualche decisione, qualche errore e qualche scelta. E forse in qualche modo vuole dare un esempio alla sua antagonista.” 

Continua Fiorenza nel descriverci cosa c’è e cosa non c’è di lei nei personaggi di Lucilla e Gloria: “Dentro Lucilla c’è un po' di cazzimma mia portata all’estremo, ma non nascondo che nella vita sono molto forte. Del resto non c’è niente di me in Lucilla perché lei è strategica, è una donna che non muove un dito se non è sicura di vincere. Io invece nella mia vita sono molto confusionaria, istintiva, impulsiva non penso sempre alle conseguenze delle mie azioni o delle mie parole, Lucilla si. Però un aspetto positivo di questo personaggio è la sua sincerità. E forse l’altro aspetto che mi accumuna a lei è l’essere sincera. Lei è schietta anche io lo sono. Gloria mi è vicina per una forma di ironia per questa grande energia che ha. Come quella di Sabrina che porta di per sé in questo personaggio, sulla capacità di essere accentratrice che riesce a legare tutti, io sono un po' così nella mia cerchia di amici. Sono molto socievole, quando vado in un posto che non conosco tante persone, cerco di fare gruppo, un po' di animare la serata. Sono anche come Gloria una trascinatrice.”

Sorride dolcemente risponde con voce seria, alla domanda (Cos’è Per te la Gloria?): “Eh… la gloria…io in questa parola, in realtà vedo la decadenza. Io non inseguo quel tipo di gloria che viene raccontata nella fiction. La gloria la vedo come un verso unico di una medaglia, purtroppo, non riesco ad avere una accezione positiva della parola gloria. Anche se in realtà dovrebbe essere un sentimento positivo, anzi lo è. Ma se per raggiungere un momento di gloria nel mondo dello spettacolo bisogna fare come Gloria. Forse tanta gloria non è.”

E continuando ad osservare la situazione, tra un photocall e un saluto tra colleghi che arrivano due battute con Luca Angeletti e David Sebasti che interpretano una coppia di amore nella fiction, e così inizia una piccola conversazione a tre. E si riparte e si riflette sul concetto di gloria e risponde così David Sebasti che interpreta Filippo il marito di Sergio: “Inizio nel risponderti usando le parole di Emily che scrive – La gloria è una rana che gracchia nel suo piccolo stagno”, mentre Luca Angeletti: “La gloria mi ricorda qualcosa di felice, quindi per me è come la felicità. Una rinascita. Secondo me la gloria è uno spiccare il volo.”

La preparazione attoriale nell’interpretare una coppia omosessuale che attualmente nella società attuale non dovrebbe essere definita tale poiché dovrebbe essere considerata come una coppia normale. I due attori che per la prima volta si sono trovati ad interpretare un ruolo particolare Sebasti racconta: “Per la costruzione ho lavorato circa due mesi, ho frequentato una caserma e in particolare un maresciallo dei carabinieri che mi ha spiegato quel tipo di lavoro. Grazie a questo ho potuto anche capire e provare a far finta di esserlo realmente. Ho chiamato anche Luca, ci siamo incontrati e insieme abbiamo tracciato un percorso tra di noi, come si dovrebbe fare realmente. Un attore per entrare al meglio nel personaggio deve necessariamente provare ad essere anche nella vita reale quel personaggio, per crederci meglio durante le riprese. Noi attori dobbiamo aggiungere, aggiungere, poiè anche normale che sul set c’è sempre qualcosa che viene tolto”, continua Angeletti: “Abbiamo cercato di attuare un equilibrio. Cercando di lavorare proprio su quell’aspetto che una coppia omosessuale è come tutte le altre coppie. Lavorando sul sentimento principalmente. Non solo sull’estetica, abbiamo lavorato sul tipo di relazione umana. Uno degli equilibri che abbiamo creato è stato quello di gestire uno squilibrio di relazione tra il mio personaggio Sergio fratello di Gloria. Perché hanno un rapporto molto brusco tra di loro. Per la relazione con Davide invece, lui è stato da filtro nelle beghe familiari. Quella come dinamica mi è piaciuto molto. Sulla confidenza tra di noi abbiamo cercato di costruirla con io piccoli gesti d’amore che tutte le coppie fanno.” 

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