Al via da domenica 18 febbraio su Rai 1 la terza stagione di “Màkari”, la serie ambientata nella frazione omonima di San Vito Lo Capo in provincia di Trapani tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri con protagonisti Claudio Gioè, Ester Pantano e Domenico Centamore e diretta da Monica Vullo e Riccardo Mosca.
Quattro nuovi delitti (e avventure) in prima serata attendono Saverio Lamanna (Gioè), ex giornalista e dipendente del ministero degli Interni, ora scrittore e investigatore quando l’occasione lo richiede. Al suo fianco il fedelissimo Giuseppe Piccionello (Centamore), strambo personaggio tanto quanto le magliette che porta con i bermuda e le immancabili infradito, e Suleima (Pantano), la fidanzata architetto molto più giovane di lui.
“Il fatto viene dopo” è il titolo del primo episodio, in onda domenica, che vede il ritorno di due ex di Saverio Lamanna, Antonia e Serena. In passato le due erano rivali in amore e dopo anni una nuova controversia le vede contrapposte, ma in realtà tra loro c’è sempre Lamanna. Sarà lui a dover trovare una soluzione, ma tutto si complica quando il marito di una delle nuove viene ritrovato morto.
Seguiranno “La città perfetta” con una trama misteriosa che affonda le radici nella tragica storia di Gibellina, comune in provincia di Trapani colpito nel 1968 dal famoso terremoto del Belice; “Tutti i libri del mondo”, con un antico amore di Marilù ucciso durante un festival letterario; “La segreta alchimia”, dove un centro termale diventerà lo scenario di un presunto incidente.
Questa volta Lamanna non dovrà solo badare ai delitti sotto il sole cocente della Sicilia, ma anche a due nuovi arrivi nella località di Màkari pronti a sconvolgere la sua vita sentimentale: Giulio (Eugenio Franceschini) e Michela (Serena Iansiti).
Vullo e Mosca prendono le redini di un prodotto già collaudato dal 2021, sostituendo dietro la macchina da presa Michele Soavi, alla regia delle prime due stagioni: «Ci siamo trovati catapultati all’interno di un team affiatatissimo in cui ci siamo sentiti subito a casa. Abbiamo trovato interpreti straordinari, disponibili al gioco, mai spaventati dalle emozioni, pronti a calarsi con noi in un racconto sfaccettato, che parla direttamente al cuore degli spettatori alternando commedia, dramma e indagine», hanno dichiarato, sottolineando anche il punto di forza della serie: «Quella che abbiamo scelto di inquadrare è una terra piena di forza ed energia e crediamo di aver trasmesso queste caratteristiche alla nostra serie. “Màkari” comunica forza a chi la guarda».