Leo Gassmann nei panni del Califfo a Sanremo: l'esibizione di "Tutto il resto è noia" per l'uscita del nuovo film

In occasione dell'uscita del nuovo film su Franco Califano, il cantante (e da poco attore) è salito sul palco dell'Ariston

Leo Gassmann nei panni del Califfo a Sanremo: l'esibizione di "Tutto il resto è noia" per l'uscita del nuovo film
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 01:38

Anche Leo Gassmann tra gli ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo. In occasione dell'uscita del film "Califano", il cantante - e da poco anche attore - è stato sul palco dell'Ariston per presentare il suo nuovo lavoro e cantare "Tutto il resto è noia".

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L'esibizione

Andrà in onda domenica 11 febbraio su Rai 1 "Califano", il nuovo film tratto dall'opera "Senza manette" di Franco Califano.

Nel cast anche Leo Gassmann, per la prima volta nel ruolo di attore. Per l'occasione, il cantante è salito sul palco dell'Ariston, cantando anche "Tutto il resto è noia". 

Il film

«Mi sono preparato prima con una parte teorica, attraverso la lettura di vari libri ai quali ci siamo ispirati, e poi con le testimonianze di grandi amici. E poi c'è stata una preparazione anche fisica, ho perso tre chili in sei settimane andando in palestra sei giorni su sette», aveva raccontato pochi giorni fa Leo Gassmann. Diretto da Alessandro Angelini, scritto da Isabella Aguilar e Guido Iuculano, il film - una produzione Greenboo Production in collaborazione con Rai Fiction - andrà in onda su Rai1 domenica 11 febbraio. «Un grande lavoro, ma non faticoso, quando si fanno le cose che si amano la fatica non si sente», aveva spiegato l'attore e cantante, che nel film interpreta «il Califfo» ed è entrato nella parte e ne ha vestito i panni senza diventarne l'imitatore, ma incarnando magistralmente le sue due anime contrapposte: quella del ragazzo di strada «affamato di vita» e quella malinconica di chi portava con sé i graffi di un'infanzia vissuta tra collegi e affetti perduti. La fiction racconta la storia umana e artistica di Franco Califano, nel periodo che va dalla Dolce Vita alla metà degli anni '80, in un progetto che cerca di raccontare - ponendoli sullo stesso piano - l'artista Califano, l'uomo e il bambino di un tempo, in un dialogo costante tra loro.

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