Con il linguaggio forbito e l’ironia garbata di quei tempi, le pillole ci restituiscono un ritratto di come eravamo attraverso diverse categorie: tutti a tavola; le celebrità; italiani e motori; latin lovers; vittime della moda; invenzioni. Visiteremo la scuola dove si insegnava ad essere una perfetta moglie e scopriremo il primo vivavoce per telefono. E ancora: vedremo Totò passare le vacanze a Capri, Franco e Ciccio battibeccare a modo loro sul set e Lino Banfi improvvisare una lezione di musica jazz di fronte ad una platea d’eccezione comprendente Vittorio De Sica e Giorgio Albertazzi. Ogni pillola sarà accompagnata da una grafica che ripropone riflessioni, citazioni o aforismi di personaggi famosi relativi a ciascun tema. Alcuni esempi: «Gli italiani sono buoni a nulla, ma capaci di tutto» (Leo Longanesi); «Correre dietro alle ragazze non ha mai fatto male a nessuno; è raggiungerle che è pericoloso». (Antonio Fogazzaro). O, ancora, Catherine Deneuve: «Gli italiani hanno solo due cose per la testa: l’altra sono gli spaghetti».
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