Maker Faire, boom per l'esordio della fiera: superate le 25mila presenze

Maker Faire, boom per l'esordio della fiera: superate le 25mila presenze
di Federica Macagnone
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Venerdì 1 Dicembre 2017, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 18:41
Occhi puntati al futuro e la curiosità di scoprire cosa riserva il mondo dell'innovazione. È stata un'invasione pacifica e colorata quella delle migliaia di studenti e appassionati di tecnologia che hanno affollato la prima giornata della Maker Faire, la fiera dell'innovazione più importante del mondo, che dal 1 al 3 dicembre viene ospitata dalla Fiera di Roma. Ai più giovani è stata consacrata la prima giornata della manifestazione che si è aperta con l'Educational Day, la giornata gratuita e riservata solo agli studenti delle scuole primarie, medie, superiori e centri di formazione professionale, e ai docenti accompagnatori.

Oggi è stato già abbattuto il record dello scorso anno della prima giornata: oltre 25mila presenze solo tra studenti e open conference, e per i prossimi giorni ci si attende di raggiungere il primato complessivo. Già prima delle 9, l'ora in cui è stata data la possibilità di accedere all'area della fiera, gli studenti hanno atteso con impazienza ai cancelli di poter scoprire le novità offerte dall'universo della tecnologia e vedere così da vicino le invenzioni create dai maker. Gli espositori, provenienti da tutto il mondo, hanno avuto la possibilità di mettere in mostra 750 progetti e raccontare ai ragazzi le loro creazioni. Un'intera giornata dedicata alla digital manufacturing, Internet of things, greentech, agritech e all'immancabile mondo della robotica che, nemmeno a dirlo, è stato il settore più apprezzato dai più giovani: quattocento metri quadrati dedicati al mondo dei robot, presi d'assalto dai giovanissimi che non si sono persi un'esibizione degli umanoidi alle prese con strumenti musicali e sui campi di calcio. 

Daniele ha soli 7 anni, ma torna a casa con un grande desiderio: portarsi a casa Ozobot, il robot programmabile pensato per il coding e la robotica educativa che consente di avvicinare i più piccoli alla programmazione, giocando: «Io e miei compagni abbiamo un solo desiderio: vorremmo che Babbo Natale ci portasse gli Ozobot così potremmo farli “comunicare” tra di loro». Musica e droni le calamite per gli adolescenti. «Sono una grande appassionata di musica – dice Veronica Ferri, 17enne studentessa del liceo scientifico Marie Curie di Giulianova – Mi sono appassionata alla progettazione di musica elettronica di strumenti artigianali. Il lavoro che c'è alle spalle è veramente incredibile». Gusti diversi per il suo compagno di classe Ludovico D'Angelo che non ha dubbi: i protagonisti indiscussi sono i droni. «Vederli volare è stata un'esperienza indimenticabile - dice - Mi sono soffermato anche sulla progettazione e sull'assemblaggio: si vede che c'è un grande studio e un eccellente lavoro alle spalle». Grande folla di ragazzi anche allo stand del Messeggero.it, presente al Maker Faire, per votare il progetto più interessante della quinta edizione. 

Una scommessa, quella targata Maker Faire, che passa anche per le scuole e i giovani che potrebbero essere gli artigiani digitali del domani. «Bambini e ragazzi sono quelli che si trovano più a proprio agio davanti alla tecnologia - commenta Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma - Se viene presentata la realtà aumentata a un adulto rimane meravigliato e stupito. I giovani, invece, la considerano integrata con la loro esistenza. Il futuro noi dobbiamo prepararlo, ma i veri protagoisti sono loro che si devono completamente impadronire di queste tecnologie e di questo nuovo mondo che verrà e che nei tre giorni di Maker Faire viene annunciato». Una speranza di crescita per oggi che diventa una scommessa per il domani: alla fiera, infatti, sono presentati i progetti di 55 scuole. I piccoli visitatori di oggi possono diventare i maker di domani. «Esiste un padiglione completamente dedicato a loro dove possono sperimentare e progettare – continua Tagliavanti – Siamo certi che molti dei bambini che oggi erano qui saranno i maker del futuro».
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