Tudor: «Il ko con la Juve si può ribaltare. Siamo ancora lontani da ciò che voglio»

«Kamada straordinario spero che rimanga. Castellanos può fare meglio, ma lui e Ciro mai insieme. Guendouzi? I rapporti sono buoni»

Lazio’s Croatian head coach Igor Tudor during the Italian Serie A soccer match Genoa Cfc vs Ss Lazio at Luigi Ferraris stadium in Genoa, Italy, 19 April 2024. ANSA/STRINGER
di Valerio Marcangeli
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Sabato 20 Aprile 2024, 07:50

L’importanza dei tre punti di Marassi sta tutta nell’esultanza liberatoria di Tudor dopo il triplice fischio: «Abbiamo vinto su un campo difficile per tutti - dice soddisfatto nel post gara il tecnico - e con un bel gol. Dopo il primo tempo ci siamo detti di cambiare qualcosa e nel secondo abbiamo giocato solo noi. Che questa vittoria sia un bello stimolo per martedì con la Juve». Decisivi i giocatori più chiacchierati in settimana, Luis Alberto e Felipe Anderson: «Nel primo tempo hanno sentito gli strascichi delle voci, mentre nel secondo sono usciti come tutta la squadra. Marusic capitano? Scelta mia». La squadra comincia a seguire le sue idee, ma per la forma migliore ancora è presto: «Mi è difficile dare percentuali su a che punto sia il percorso, ma siamo ancora lontani. Sono contento però, perché abbiamo vinto tre partite delle ultime quattro in campionato. Si può giocare meglio o peggio, ma la mentalità deve esserci sempre. Per ora siamo in corsa, ma dobbiamo pensare gara per gara». Di sicuro c’è da migliorare la fase offensiva, con Castellanos ancora a secco e in difficoltà: «Può fare sicuramente meglio, ma è un giocatore forte. Ha provato a dare il suo contributo, ma veniva comunque da una grande gara con la Salernitana. Lui insieme con Ciro? Non è previsto dal nostro modulo». Decisamente più in forma invece Kamada: «È un ragazzo straordinario, un gran lavoratore. Ha fatto molto bene così come nell’ultima partita. È uno a posto, può ricoprire due ruoli e ha la mentalità giusta». Poi sul futuro, sia del giapponese che degli altri, Luis Alberto su tutti: «Kamada spero che resti.

In generale però c’è una società che farà le scelte giuste per il futuro del club: alla fine ci sono sempre stati giocatori forti alla Lazio, quindi non siamo preoccupati». Meglio ragionare a breve raggio, perciò alla sfida con la Juventus in Coppa Italia, ancora aperta per Tudor: «Bisogna sempre essere positivi nello sport Il 2-0 è un risultato pesante, ma non è che non si può ribaltare. Servirà una partita eccezionale e noi proveremo a farla». Partita per la quale sicuramente sarà disponibile Guendouzi, anche se il tecnico resta ermetico sui malumori: «Lui ci sarà e aveva solo il polpaccio da sistemare, i rapporti sono buoni. Immobile è in forse, Zaccagni e Provedel non ci saranno».

I SINGOLI

Tudor lo ha tolto subito dopo il gol perché non lo vedeva in partita, ma se la Lazio ha sbloccato il match molto lo deve a Felipe Anderson: «Avevamo una squadra tosta e compatta contro, ma siamo cresciuti dimostrando di essere un gruppo unito». Poi sull’annuncio rispetto al futuro: «Era arrivato il momento di comunicare la mia scelta perché ne ho sentite tante in questi giorni. Adesso la squadra ha bisogno di me e io di lei, perciò devo esserci con il cuore e con la testa». Infine sulla dirigenza: «Ci tengo tanto al presidente. L'ho ringraziato per il tentativo e anche al direttore Fabiani che ha sempre capito ciò che volevo. Lo stesso vale per i tifosi». Felice, finalmente, Kamada: «Non ho mai mollato in attesa che arrivasse questo momento». La squadra è rientrata in serata e oggi già riprenderà le operazioni a Formello in ottica Juventus.

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