Lazio, Sarri: «Ora abbiamo un'altra mentalità. Il derby è sempre un'eliminazione diretta»

L'allenatore biancoceleste ha parlato dopo la vittoria contro l'Udinese: «Rammarico per l'inizio di stagione»

Lazio, Sarri: «Ora abbiamo un'altra mentalità. Il derby è sempre un'eliminazione diretta»
di Valerio Marcangeli
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Domenica 7 Gennaio 2024, 18:17

La terza vittoria di fila e la prima al primo ostacolo del nuovo anno da quando è nella Capitale non può che rendere soddisfatto Sarri: «Questa era una partita difficile - ha detto il tecnico della Lazio nel post partita - sporca e su un terreno non ideale contro una squadra con più centimetri e kili di noi. Sono contento della reazione che hanno avuto i ragazzi. C’è un spirito diverso rispetto a qualche mese fa. Alla fine avevamo concesso zero, quindi penso sia giusto il risultato. Ci rimane il rammarico sull’inizio di stagione in cui potevamo fare di più, ma ormai pensiamo al presente».

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Ora sì che il tecnico intravede passi in avanti: «Per mentalità e sotto l'aspetto caratteriale siamo una squadra che ancora deve trovare un'espressione definitiva, ma se siamo quelli dell’ultimo mese è tanta roba. Ora c'è una bella energia». Poi il tecnico passa ai singolo, a partire da Rovella: «In questo momento fa meglio nella fase difensiva. In impostazione ha grandi margini di crescita, può verticalizzare di più. Dietro mi ha sorpreso, non mi aspettavo che recuperasse tutti questi palloni». Poi su Isaksen e Kamada: «Gustav ha preso un colpo e col dottore abbiamo valutato che era meglio tirarlo fuori.

Kamada era già ammonito ed era un rischio con la fisicità del match. Tutti quelli che si sono alzati dalla panchina comunque hanno fatto bene».

«Isaksen e Zaccagni non sembrano preoccupanti. Derby sempre un'eliminazione diretta»

Ancora sugli infortunati: «Domani avranno controllo e al massimo rientrano martedì, ma al massimo ci proverà Luis Alberto, non Immobile. Poi speriamo di recuperare Isaksen e Zaccagni. Per ora il dottore ha detto che non sembrano preoccupanti le loro condizioni». E su altri protagonisti: «Pellegrini stava facendo bene e l’ho tenuto dentro per fargli capire che ho fiducia nei suoi mezzi. Vecino è diventata una necessità a fine primo tempo sia per il giallo di Kamada che per la fisicità del match». Sulle motivazioni ritrovate: «L'importante è che si prosegua con questa mentalità. Prima c'era la sensazione che non si tirava fuori il 100% ed era disturbante. Ora andiamo avanti partita per partita e vedremo come andrà». Impossibile non parlare del match con la Roma: «Il derby è il derby, è sempre un’eliminazione diretta. La formula della Coppa Italia non mi piace. Non ci interessa nemmeno il passaggio del turno, ma solo il derby per la nostra gente». Infine su Astori, visto che la Lazio ha alloggiato nell'hotel Là di Moret dove morì il calciatore: «Ci avevo parlato più volte, lo avrei preso volentieri al Napoli, mi sembrava un ragazzo stupendo. È stata la prima cosa a cui ho pensato appena sono entrato in albergo».

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