Dopo Sarri è stato il turno di Manuel Lazzari per presentare la gara della Lazio contro l’Atletico Madrid. Il terzino destro, tra i migliori biancocelesti dell’ultimo periodo, si è espresso così sul match.
In cosa pensi di essere migliorato con Sarri?
«Lui è un grande allenatore. Prima facevo il quinto di centrocampo e ora faccio il terzino. Sono cambiato tanto e lo devo a lui. Ora facciamo tanto possesso e quindi abbiamo cambiato tante cose in tre anni. La scorsa stagione abbiamo chiuso con un bel secondo posto e ora siamo agli ottavi di Champions, quindi possiamo solo ringraziarlo».
Avete un piano per Griezmann?
«Abbiamo studiato bene l’Atletico e sappiamo che Griezmann è un fenomeno. Gioca ovunque però dobbiamo concentrarci anche su altri giocatori che possono risolvere la questione con una giocata. Dovremo essere compatti, corti e restare in partita fino alla fine».
Cosa manca per essere più prolifici?
«Rispetto allo scorso anno mancano i tiri e la finalizzazione. Dobbiamo lavorarci di più, ma sulla catena di destra abbiamo perso Milinkovic che era fondamentale. Ora c’è Guendouzi, ci vuole tempo perché si ambienti e speriamo che col passare delle gare possa crescere ancora».
Cosa manca per tornare la corazzata della passata stagione?
«Chiudere le partite. Anche a Verona è stato incredibile pareggiare quella gara, non hanno fatto un tiro in porta, mentre noi abbiamo creato altre 5-6 occasioni oltre al gol. Ci manca solo la capacità di raddoppiare stando più tranquilli.
Quando è scattata la scintilla quest'anno?
«Sinceramente è da tre anni che lavoro col mister, siamo andati un po’ a periodi. Diventare terzino comporta un grande lavoro, non è stato facile. Quest’anno mi sento più a mio agio e ora penso più a difendere che attaccare e vedo che i risultati ci sono. In allenamento cerco sempre di andare a mille all’ora. Poi arrivo dieci volte sul fondo e magati azzecco due cross, ma non è facile arrivare sempre lucidi. Sono comunque contento per gli assist».
Speri di giocare domani?
«Penso che chiunque vorrebbe giocare questa partita, ma accetto tranquillamente le scelte del mister. Se gioco o entro dopo non ha importanza. L’importante è che la Lazio si giocherà il primo posto fino all’ultimo minuto».
Sull’ambiente…
«Come ha detto il mister tanta gente è focalizzata sul secondo posto dello scorso anno. Sembra che siamo indietro in campionato, abbiamo fatto tanti sbagli, ma ancora è tutto aperto. La stagione è lunga perciò andiamo avanti a testa alta a partire da domani».
Quanto sarebbe importante vincere?
«Sicuramente sarebbe una spinta grande perché qui vincono in pochi perciò sappiamo che sarà una gara complicata contro una squadra forte in tutti i sensi. Siamo consapevoli però che se siamo qui c’è un motivo, perciò dovremo giocarcela».