Rugby, il ct Brunel punta sui giovani per la sfida di oggi contro l'Australia a Torino

Robert Barbieri in meta lo scorso novembre contro l'Australia a Firenze
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 8 Novembre 2013, 22:35 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 12:23
Con tutti questi ventenni in maglia azzurra in campo oggi a Torino non sarebbe davvero male, al diciottesimo tentativo, battere finalmente l'Australia. Eh, proprio l’Australia campione del mondo in due occasioni, quarta potenza del rugby planetario?

Appunto, come possono due “veterani” come Leonardo Sarto e Luca Morisi, 43 anni e 5 presenze in due, imbrigliare la linea di trequarti storicamente più straripante d’Ovalia? Se non lo vedono non ci credono nemmeno i due Tommaso (Iannone e Allan), che partono invece dalla panchina: insieme hanno sempre 43 anni, ma solo 3 presenze e tutte del primo azzurro, perché il secondo talento, cresciuto tra Veneto, Inghilterra, Scozia, Sud Africa e Francia, ancora deve debuttare. Siccome il ct Jacques Brunel non risulta tuttavia essere un folle o alle prese con particolari emergenze di infermeria, forse tutta questa gioventù significa che il gruppo dei candidati alla nazionale (ora 12a nel ranking mondiale) si sta davvero allargando, e dal basso, dai vivai, dalle accademie, senza ricorrere a oriundi ed equiparati di mezzo mondo. Già questo basta per aprire sorrisi e per ricordare che anche i gelidi bookmaker non ci vedono troppo spacciati, tanto che ai Canguri viene assegnata la vittoria con un margine di appena tre punti, un misero calcio tra i pali. Quello che Orquera mancò di un amen l’anno scorso a Firenze, finita così in affano per i Wallabies che sul 19-22 scaraventarono il pallone in tribuna alla sirena: più conigli che canguri.

I PRECEDENTI

E poi in questa stagione l’Australia ne ha prese tante: 7 ko negli ultimi 10 match, ultimo quello di sabato scorso contro l’Inghilterra a Twickenham, sia pure gravato da una svista arbitrale. E chi siamo noi per paragonarci all’Inghilterra? A parte che nell’ultimo Sei Nazioni le abbiamo fatto sul serio paura, e a casa sua, c’è l’idea che con la mischia possiamo mettere sotto gli australiani anche adesso che le nuove regole hanno ammorbidito gli ingaggi. In prima linea Castrogiovanni, Giazzon e Rizzo sono in palla e anche il duello fra le terze (Parisse, Barbierie Zanni) si annuncia avvincente. Ecco, come ha detto lo stesso ct, fino a quando si parla degli omoni della mischia non si registrano esagerati timori. Invece, appena l’ovale guizzerà tra le mani di Genia e Quade Cooper cominciano ad accendersi tutte le lucine rosse. Allarme massimo se addirittura quella palla atterrerà dalle parti di Israel Folau, l’estremo al momento più forte del mondo, a suo agio nel rugby a XV, a XIII e anche nell’Aussie Rules, che si gioca solo in Australia.

TATTICA

La tattica azzurra all’Olimpico, ormai al completo (calcio d'inizio alle 15, diretta SkySport3 dalle 14.30) prevede insomma di tenere basso il ritmo, soffocare le iniziative dei canguri (placcare, placcare, placcare) e mettere pressione sui registi Genia e Quade Cooper che sono sì dei fenomeni, ma con la tendenza non così rara a imballarsi. Il capitano Parisse: «Dovremo essere solidi, spietati in difesa, determinati su ogni pallone. Abbiamo una tremenda voglia di dimostrare che possiamo ripeterci ai livelli dello scorso Sei Nazioni e tenere testa all’Australia rappresenta il modo migliore per riuscirci.

IL DEBUTTANTE

Decisamente interessante sarà poi vedere eventualmente in azione il ventenne Tommaso Allan, soffiato alla Scozia che lo aveva schierato titolare nell'under 20. Mamma italiana (rugbysta azzurra), papa scozzese (rugbysta pure lui), zio John nazionale per la Scozia (Grand Slam nel 1990) e per il Sud Africa. Non è certo che il ct Brunel mandi in campo il talentuoso mediano di apertura del Perpignan, ma è altrettanto certo che da qui ai Mondiali 2015 c'è poco tempo da perdere.

LE FORMAZIONI

Italia: 15 Luke McLean, 14 Tommaso Benevenuti, 13 Luca Morisi, 12 Alberto Sgarbi, 11 Leonardo Sarto, 10 Alberto Di Bernardo, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse (cap.), 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami, 4 Antonio Pavanello, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Davide Giazzon, 1 Michele Rizzo. A disp. 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Matias Aguero, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Quintin Geldenhuys, 20 Joshua Furno, 21 Tobias Botes, 22 Tommaso Allan, 23 Tommaso Iannone.

All. Jacques Brunel

Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Tevita Kuridrani, 12 Matt Toomua, 11 Nick Cummins, 10 Quade Cooper, 9 Will Genia, 8 Ben Mowen (cap.), 7 Michael Hooper, 6 Rob Simmons, 5 James Horwill, 4 Sitaleki Timani, 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore, 1 James Slipper. A disp. 16 Saia Fainga'a, 17 Benn Robinson, 18 Sekope Kepu, 19 Dave Dennis, 20 Liam Gill, 21 Nic White, 22 Christian Leali'ifano, 23 Joe Tomane.

all. Ewen McKenzie

Arbitro: Glen Jackson (Nuova Zelanda)

Il calendario degli azzurri

Dopo il test match di Torino gli azzurri passeranno a Cremona dove sabato alle 15 affronteranno le Fiji. Il 23 novembre, sempre alle 15, sarà invece la volta di Italia-Argentina all’Olimpico di Roma (biglietti www.federugby.it). Alla vigilia entrambe le squadre saranno ricevute da Papa Bergoglio che è stato invitato al match. Accetterà? Con lui, mai dire mai.
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