Rio 2016, la skyball di Carambula fa volare l'Italia del beachvolley

Il team italiano del beachvolley
di Piero Mei
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Domenica 7 Agosto 2016, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 12:40
Adrian Ignacio Carambula Raurich, in coppia con il suo compagno di Giochi, amico e complice Alex Ranghieri, ha vinto il primo match del torneo olimpico di beachvolley (21-14, 21-13 lo score contro la coppia austriaca Doppler-Horst) ed ha conquistato Copacabana con la sua giocata d'autore, la skyball, la battuta coreana. Adrian, che è chiamato proprio Mr Skyball, con questo tipo di servizio prende a pallonate il cielo: più d'una volta ha superato in altezza i cinque cerchi che brandizzano l'arena disegnata a U, con vista mare. C'era il rischio, con i colpi di vento, che il pallone finisse nell'oceano o a far la barba al Cristo redentore, ma così non è stato. E i due azzurri hanno messo un mattoncino sul seguito dei Giochi, pure se, parola di Ranghieri, «non che fossimo tesi: proprio tremavano le gambe». È una strana coppia, la loro: un po' il secchio e l'olivaro per via delle altezze squilibrate; si completano nel gioco, avendo pregi alternativi con i quali coprire possibili défaillances altrui.

UNA SCELTA UNICA
Hanno anche storie differenti: Alex viene da Pordenone, senza spiagge, e dalla pallavolo indoor; Adrian non l'ha mai praticata. Da piccolo, nella natia Montevideo, la sola cosa consentita con un pallone era prenderlo a calci. Il che pare che facesse bene, affrontando un coetaneo di nome Luis e di cognome Suarez, il mordace bomber del Barça: non ha lasciato segni sul collo. Poi, più grandicello, Adrian si è trasferito con la famiglia a Miami, e in Florida con un pallone si va in spiaggia e si gioca a beachvolley. Così fece. È italiano per via di nonna Norma, origini torinesi. Un giorno su Facebook ha ricevuto un post di Alex, che è molto social attivo oltre che corteggiato (le giurie dell'estetica lo mettono fra i belli dello sport italiano), che gli proponeva di far coppia sulla sabbia: è partito il difficile iter per l'autorizzazione sportiva a giocare da italiano, e ora lo fa. Ed ha incantato anche i non talebani del beachvolley: il pallone che vola e l'avversario che non saprà come riceverlo affascina. In un promo l'ha fatto nelle piazze di Roma e tutti a guardarlo con il naso in su, compresi Marc'Aurelio, il Colosseo e il Cupolone.