Sbk, con Canepa la Ducati sugli scudi
«E dobbiamo ancora migliorare»

Sbk, con Canepa la Ducati sugli scudi «E dobbiamo ancora migliorare»
di Luca Semprini
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Sabato 28 Settembre 2013, 23:00
Come una dama bellissima ma inaccessibile, la Ducati Panigale aveva spesso e volentieri maggiormente dal punto di vista estetico piuttosto che agonistico. Progetto rivoluzionario (motore portante, pesi ridotti al minimo), la 1199 sta raccogliendo ottimi risultati sia nel mondiale Stock che nei campionati nazionali, ma è quasi sempre stata relegata nelle retrovie in SBK. A Laguna Seca, Niccolò Canepa (proveniente dal mondiale Stock come sostituto di Carlos Checa, out fino a fine stagione per un infortunio al bacino e sul viale del ritiro) ha invece portato i vessilli di Borgo Panigale in prima linea – per di più sull'asciutto, dove solitamente soffre di più – centrando due secondi posti in altrettante sessioni di prove cronometrate. "Sono molto contento – le prime parole del genovese – Arrivare in una pista così difficile e, considerando che non è la mia categoria, fare secondo è un risultato molto buono. Come passo non siamo messi male e ci rimane ancora da migliorare. Soprattutto per quanto riguarda la gestione degli pneumatici. Oggi ho girato in 1'24 alto con gomme usate per più di 15 giri. Non è male, ma bisogna ancora lavorare su questo aspetto". Le prestazioni di Canepa sono in netto contrasto con quanto evidenziato fin qui nella stagione. A tre gare dal termine, potrebbero rappresentare la boccata d'ossigeno necessaria per ricompattare i ranghi in vista del 2014.



A questo proposito, la Casa non ha ancora definito ufficialmente il roster piloti, anche se voci ben informate la danno in contatto con Chaz Davies e Ben Spies. Le moto libere sono comunque due e Canepa potrebbe rafforzare ulteriormente la sua candidatura con le gare di questo fine settimana. “Ancora non ho parlato con Ducati del prossimo anno. Sarà difficile vincere il titolo della Stock1000 con 40 punti di svantaggio a due gare dal termine, ma ci terrei molto a fare secondo. Il team Barni mi ha dato tanto, investendo su di me quando tutti mi davano per finito per una gamba distrutta, e vorrei ripagarli per quanto possibile".



La squadra intanto continua a lavorare a pieno regime per recuperare il gap tecnico. Ad inizio settimana sono stati portati in pista al Mugello alcune nuove soluzioni di ciclistica (serbatoio ed elettronica riposizionati verso il posteriore), alcune delle quali hanno debuttato già a Laguna Seca. L'obiettivo è quello di rendere la Panigale una moto “per tutti”, ma Canepa la pensa diversamente. “Io sono sempre trovato bene in sella. Forse perché, essendo abituato alla Stock dove si gira con le intagliate, sento in positivo la differenza in termini di gomme. Riesco a guidarla come piace a me, anche a Donington da wild-card non ero andato male. È vero che la potenza della moto deve migliorare. Quando perdi 20 metri in uscita dalle quattro cilindri, l'istinto al giro successivo ti porta a voler frenare più tardi, aprire prima. Sono cose che nel migliore dei casi rovinano le gomme, nel peggiore ti portano a cadere e farti male".
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