Caso Rossi-Marquez, la Spagna insorge: «I soliti italiani»

Caso Rossi-Marquez, la Spagna insorge: «I soliti italiani»
di Gianluigi Giannetti
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Sabato 31 Ottobre 2015, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 17:02
L'alfabeto dei confusi. La Spagna ha accolto il ricorso di Valentino Rossi con lo stupore di un matador che, dopo aver esibito il miglior repertorio, sente alle spalle il toro ancora vivo, vegeto e scalciante a suon di carte bollate. Nelle interminabili pause pranzo iberiche, la notizia piomba in picchiata tra tapas e tavolini di un paese che ha messo nel mirino il pilota di Tavullia e il motociclismo nostrano con rara violenza, ormai per una questione di lesa maestà nazional-popolare. Affidando però la responsabilità di portabandiera probabilmente a due piloti il cui comportamento il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna potrebbe mettere in seria discussione. Sul caso Rossi si giudica infatti della sanzione, ma si discute anche della provocazione. E la cosa preoccupa oltre misura. Solo due giorni fa il popolarissimo sito vozpopul dava agli italiani dei “camorristi” per aver inventato un presunto patto segreto tra Marquez e Lorenzo. .

FINO ALLE MANI
Ieri il peggio, con le Iene Stefano Corti e Alessandro Onnis che sono stati malmenati nel tentativo di consegnare a Marc un premio ironico per celebrare le «gesta» del campione. Ancora ieri un articolo on line del quotidiano sportivo di “Marca” reagiva all'appello del pesarese contro la squalifica dando ai giornali, ai giornalisti e ai tifosi italiani dei subdoli bugiardi. «L'Italia vuole scaricare ogni colpa su Lorenzo e mette in giro voci sul suo addio alla Yamaha per andare l'anno prossimo in Ducati». Dichiarazioni «Malintencionadas» ribadisce Marca, «sminuendo il ruolo del maiorchino nel team e scaricando ogni colpa su Marquez ». Opinioni impensabili a poche ore dalla gara di Sepang diventate via via sempre più probabili fatti. Come il mancato sostegno della Dorna nei confronti dei due piloti spagnoli, che infatti non si sono minimamente espressi neppure su Twitter in queste ore, lasciati sostanzialmente soli davanti alla convenienza del grande capo della MotoGp Carmelo Ezpeleta di veder disputare a Valencia una gara spettacolare, resettando la penalità e recuperando Rossi con un ricorso che di certo non avrebbe potuto promuovere, ma mai penserebbe di ostacolare.