ROMA Tutto comincia con un’interruzione. La frase è bellissima – oltre che verissima: infatti è di Paul Valéry (che non è stato il vincitore di un Tour di settant’anni fa, ma un intellettuale francese). «Tutto comincia con un’interruzione» deve averlo detto o, chissà, pensato più o meno consciamente l’altra sera l’altissimo (un metro e novanta di ossessioni alla von Clausewitz) Thomas Tuchel, l’allenatore oggi più di moda e celebrato della terra in quanto freschissimo vincitore della Champions alla guida del Chelsea. Perché? Perché – semplicemente – l’avventurona di Tuchel da tecnico è cominciata per la drammatica frenata della sua carriera di giocatore, dettata nel ‘98 da un infortunio alle cartilagini del ginocchio; e, ancora di più, l’esperienza trionfante nel Chelsea non si sarebbe mai e poi mai compiuta se solo Tuchel, il 29 dicembre del 2020, non fosse stato esonerato dal Psg. Dove il destino avrebbe potuto distruggere un sogno, curiosamente lui ha saputo ridisegnare la mappa del proprio viaggio e ballare con la felicità.
E così.
Ha due figlie, Thomas, vale a dire Emma e Kim: e la sua principessa, ovvero la moglie, si chiama, guarda un po’, Sissi. Ha deciso di schierare la difesa a tre quando viaggiava in aereo da Parigi a Londra per andare a dirigere il primo allenamento del Chelsea. Invece da calciatore aveva il compito (invero insolito), prescritto dal tecnico Rangnick, di guardare i video del Parma e della Dinamo Kiev degli anni Novanta. E ora sedetevi, ché arriva il bello. Si mormora sia stato da ragazzo un barman e sia tuttora un grande amante (nell’ordine) di cocktail, di hip-hop e di moda. Olé. Uomo di ghiaccio rotolato al limite dell’anaffettività, vive il pallone più come una nevrosi che una passione: tanto che si ferma a parlarne coi colleghi pure nei ristoranti, mandando tranquillamente a monte cene e serate. Il suo presidente Abramovich lo ha conosciuto solo sabato alla fine della partita e, sollevando la coppa, si è guadagnato il rinnovo del contratto. Felice? Forse nemmeno lui lo sa. Ma questa non è una carriera – ladies and gentlemen – questo è un film.