Totti: «Problemi del calcio? Sono gli stessi della società. Il pallone ti insegna a vivere con gli altri»

Totti: «Problemi del calcio? Sono gli stessi della società. Il pallone ti insegna a vivere con gli altri»
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Mercoledì 11 Giugno 2014, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 16:54
Sono convinto che i problemi del calcio siano gli stessi della nostra societ. Per risolverli bisogna agire tutti insieme, dai cittadini alle istituzioni, forse occorre partire dalle scuole edall'insegnamento in famiglia, i luoghi dove prendiamo le basi con cui poi viviamo.



Così il capitano della Roma, Francesco Totti, parla delle maggiori criticità che affliggono oggi il calcio italiano. Il numero 10 giallorosso, nel corso di un'intervista al settimanale 'A sua immagine' (periodico della Conferenza episcopale italiaa), spiega che «violenza, discriminazioni e altre cose sbagliate vengono spesso collegati allo sport però in realtà sono situazioni che succedono anche in altri ambiti. La differenza è nell'attenzione data alle cose: tutto ciò che accade nel mondo del pallone e attorno ad esso fa rumore ed è sotto gli occhi di tutti».



«Gran parte della mia vita è dedicata al calcio. Lo sport è salute, fa bene per liberarsi dallo stress e dai pensieri negativi. Poi è una forma di cultura perchè insegna a vivere con gli altri, a misurarsi con se stessi, a capire l'importanza delle regole - aggiunge Totti - Tra i tanti valori che dovrebbe insegnare penso che il primo e più importante sia il rispetto verso il prossimo. È quando rispettiamo gli altri che dimostriamo di essere un popolo civile».



Guardando al futuro, poi, Totti ammette di aver avuto «la possibilità di realizzare i miei sogni: la mia famiglia mi è sempre stata vicino, ho una moglie e dei figli meravigliosi, il mio lavoro è lo sport più bello del mondo e sono diventato Capitano della squadra per cui ho sempre tifato, giocando tutta la carriera nella città in cui sono nato». «Quello che conta per me è non cambiare modo di pensare, non lasciare che tutto quello che ho avuto mi renda una persona diversa - conclude l'attaccante - Bisogna conservare il piacere per le piccole cose, quelle semplici e sane. L'unica cosa che chiedo a me stesso, a Totti, è di rimanere sempre, nell'anima, il Francesco che sono stato per tutta la vita».
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