Nel primo giorno di lavoro, nella nuova veste di allenatore della Lazio, Inzaghino è arrivato molto presto nel centro sportivo dopo il lungo colloquio della sera precedente con Claudio Lotito. Il presidente, che a giugno dovrà acquistare almeno 7-8 nuovi calciatori per rinnovare e svecchiare una rosa troppo folta e composta di tanti elementi inutili, ha tracciato le linee da seguire in questo scorcio finale di campionato indicando quali saranno, a suo giudizio, i calciatori che non faranno più parte del progetto. Inzaghi quindi dovrà utilizzare il più possibile quelli che resteranno. Insomma, in queste ultime giornate, il nuovo tecnico, dovrà tracciare un percorso societario che allunghi l'orizzonte sul prossimo anno. E' quindi facile prevedere l'esclusione di alcuni nomi eccellenti. L'Europa resta un'utopia, perciò l'obiettivo principale sarà quello di chiudure in bellezza rivitalizzando un gruppo spento e di restuituire alla formazione quella identità tattica smarrita. Pioli, infatti, si era intestardito su soluzioni scontate, con poche alternative valide e in grado di cambiare l'esito degli eventi.
Nella Primavera Simone Inzaghi ha attuato il 4-3-3, lo stesso modulo caro a Pioli ma non è detto che proponga qualche variante tattica. E' un allenatore con una filosofia nuova, che offre un calcio aggressivo, croccante e propositivo, che predilige schemi concreti e affidabili, che potrebbe portare in prima squadra anche un paio di Primavera. Il primo a fare gli auguri a Simone è stato il fratello Pippo, allenatore esonerato dal Milan ma ancora sotto contratto con il club rossonero. Tra i due, compagni anche in Nazionale per una partita con Zoff ct, esiste un rapporto solido, cementato negli anni da affetto e grandissima stima. Ognuno è tifoso dell'altro. Poi sono arrivati quelli di tanti ex compagni in biancoceleste e di qualche dirigente di società.
LE NOVITA'
Inzaghi era stato in predicato di allenare la Lazio del dopo Reja, scelta alla quale Lotito rinunciò per affidarsi a un tecnico più esperto, viste le problematiche di spogliatoio. Il destino l'ha voluto in panchina con qualche mese di ritardo regalandogli l'occasione della vita, quella di guidare la squadra con la quale ha vinto lo scudetto e altri trofei. E' un tecnico dalle idee chiare e, nonostante la giovane età, sta dimostrando un'ottima personalità e i risultati conseguiti con la Primavera ne sono la testimonianza. Inzaghi ripartirà sicuramente da Keita, il giovane attaccante spagnolo troppo trascurato da Pioli, che diventerà titolare e punto di riferimento. In attacco sarà Klose il centravanti al quale si affiderà mentre saliranno le quotazioni dell'altro giovane, Danilo Cataldi. E non si esclude l'esordio in porta di Guerrieri, tra i migliori giovani portieri italiani. Insomma, a Palermo, vedremo alcune interessanti novità proposte da Inzaghino.