Sarri, atti al giudice sportivo: «Mancini non è gay, nessuna discriminazione», si va verso la squalifica light

Maurizio Sarri
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Mercoledì 20 Gennaio 2016, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 22:24

Sono già al giudice sportivo gli atti sulle offese di Sarri a Mancini dopo Napoli-Inter. Sarà con ogni probabilità proprio Tosel, che ha già in mano il rapporto degli ispettori della Procura federale con le audizioni immediate dei due tecnici, a valutare l'entità delle eventuali sanzioni a Sarri. Si va da una multa o una squalifica breve, in caso le frasi vengano definite «dichiarazioni lesive» fino a una squalifica di «non meno di 4 mesi» se Tosel le riterrà «frasi discriminatorie». Resta aperta la possibilità che il giudice chieda un supplemento di indagini alla procura.

SQUALIFICA LIGHT
La sensazione è che Tosel posso propendere per la prima ipotesi, comminando al tecnico dei campani uno stop di uno o due turni, da scontare esclusivamente in Coppa Italia. La ratio è che non essendo Mancini omosessuale non può configurarsi un'offesa razzista, ma “semplicemente” un insulto. E' la stessa logica che porta alla chiusura delle curve in presenza dei buu verso i giocatori di colore. 

LA PRIMA IPOTESI
In prima battuta si era pensato invece al pugno di ferro, alla squalifica anche di 4 mesi per l'offesa a carattere «discriminatorio su basi sessuali», e in questo caso si sarebbe configurata la violazione dell'articolo 11. Il giudice sportivo valuterà le carte trasmesse dagli ispettori Figc e deciderà entro domani, dopo l'ultimo quarto di finale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus.

TAPIRO D'ORO

Inevitabilmente al centro dei commenti sui social Maurizio Sarri ha ricevuto anche il Tapiro d'Oro all'indomani della polemica con il tecnico dell'Inter, occasione in cui ha ancora replicato: «Mi sono già scusato, e le ribadisco: non sono assolutamente omofobo. Ho avuto amici gay».

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