ROMA L'immancabile post sibillino non si è fatto attendere. Tempo di disertare l'incontro annuale con gli arbitri (al suo posto il segretario Lombardo), presenziare ad un evento Adidas del quale è testimonial e prepararsi al ritorno a Trigoria: «È ora di tornare a Roma e lavorare con... 7 giocatori!». L'ennesima frecciata di Mourinho (con riferimento ai 9 nazionali partiti e agli infortunati ai box) stavolta non ha fatto centro. Molti tifosi non hanno gradito, rimarcandoil loro disappunto con risposte più o meno educate sotto il post. Oggi, alla ripresa, tra gli assenti ci sarà quindi anche Rui Patricio. Il portoghese è stato convocato dal ct Martinez, pur non essendo più da tempo il titolare della nazionale lusitana. Lo è rimasto della Roma, probabilmente per mancanza di concorrenza, visto che Svilar non è ritenuto ancora pronto per sostituirlo. Il rendimento dell'ex Wolves continua a essere sotto esame. Se nell'intervista di Roberto Negrisolo vengono evidenziati gli errori tecnici, sempre più frequenti, ci sono poi i numeri. Che magari non possono spiegare tutto ma a volte regalano una fotografia della situazione. Rui Patricio, tra i portieri della serie A, è quello che negli Xgot (ossia nella media tra tiri pericolosi subiti e gol subiti) lo scorso anno avrebbe dovuto subire 6,4 gol in meno. Che non sono pochi per una squadra che ha fatto della difesa la sua arma migliore. Per intenderci: nella passata stagione, la retroguardia giallorossa è stata la quarta miglior difesa in Italia, subendo solo 38 reti. Toglietene 6 e l'upgrade in classifica vien da sé.
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Ma c'è di più: sui 208 portieri dei 5 maggiori tornei europei, per rendimento, Rui Patricio lo scorso anno è stato il 191°.