De Rossi rifiuta l’alibi della stanchezza: «Se ci pensiamo, facciamo brutte figure»

De Rossi rifiuta l’alibi della stanchezza: «Se ci pensiamo, facciamo brutte figure»
di Alessandro Angeloni, nostro inviato a Napoli
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Lunedì 29 Aprile 2024, 06:10

Daniele De Rossi è un ragazzo intelligente. Sa che questo è un punto benedetto. «Non è da buttare, ma non abbiamo giocato la partita che volevamo. Loro sono forti, li abbiamo trovati in un momento difficile, ma noi siamo stati poco puliti col pallone, che abbiamo perso troppo spesso. Il Napoli ha fatto una buona partita, noi dobbiamo fare meglio e ritrovare le forze perché giovedì abbiamo un'altra partita importante». DDR nota che la squadra è un po’ stanca, ma chiede di andare oltre, perché gli impegni non sono finiti. Anzi, via via sono sempre più importanti. «La fatica a fine campionato l’avvertono tutti, abbiamo fatto tante gare ma ne mancano tante ancora difficili. Se pensiamo di essere stanchi faremo brutte figure fino alla fine della stagione. A parlare troppo di stanchezza ti stanchi e non ti aiuta a sentirti più in condizione. E’ stato un punto che vale uno in classifica e non vale troppo dal punto di vista del morale perché la prestazione non è così convincente. La marcia è però positiva da quando sono arrivato. Stare a 9 punti dal Napoli significa aver fatto una rincorsa importante, perché quando sono arrivato penso fossimo dietro. Sono soddisfatto anche dell’atteggiamento. Ci sono squadre che quando giocano male perdono sempre e quelle che, nonostante una brutta partita, riescono a portare a casa un pareggio». Come la Roma, appunto. Il recupero lampo di Ndicka è stato fondamentale, suo l’assist per la rete del pari di Abraham. «Oltre a quello, Evan ha marcato tutta la partita un giocatore da 150 milioni come in Coppa d'Africa.

Sono contento abbia segnato Tammy dopo un periodo lungo, abbiamo recuperato due giocatori rientrati da infortuni di sofferenza. Abbiamo bisogno di tutti».

SU NDICKA E SANCHES

Se Ndicka ha brillato, meno bene (del solito) è andato Mancini, pure lui stanchissimo e nel finale ha preso pure un colpo. «Ha fatto una partita in linea con gli altri, che non hanno fatto una gara eccezionale. Non è facile giocare sempre e lui gioca sempre anche quando non è in perfette condizioni. Sanches? Ha palleggio e qualità. Sul rigore aveva recuperato una bella palla ma è stato sfortunato. È entrato bene. Le mie scelte lo penalizzano ma è giocatore importantissimo, nell'ultimo mese si è allenato con grande intensità e faremo affidamento anche su di lui. Ora ci aspetta un altro ciclo difficile. È dura, lo sappiamo ma dobbiamo trovare i punti che ci servono per arrivare in Champions o vincere l'Europa League. Giovedì dovrebbero recuperare Smalling e Lukaku. Il Leverkusen non perde mai?Non esistono imbattibili». C’è spazio anche per una domanda sulla Roma che verrà: «Non dico che sceglierò gli stessi giocatori che hanno voluto Mourinho, Di Francesco o Fonseca, ognuno ha le sue richieste. Sicuramente cambieremo qualcosa quando andremo a ricostruire la squadra, ma adesso è presto. Devo tanto a questi ragazzi e non ultimo il rinnovo di contratto che mi hanno regalato loro».

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