Roma, mercato in salita e con una squadra da vendere

Gianluca Petrachi
di Stefano Carina
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Martedì 7 Aprile 2020, 09:30
Comprare non sarà facile, vendere diventerà ancora più difficile. Non si profila un’estate semplice per la Roma che intanto continua a contraddistinguersi per belle iniziative di solidarietà (l’ultima: uovo di Pasqua per gli abbonati Under 10). Tra calciatori di rientro a Trigoria e altri che non figurano più nei piani di Fonseca, a Trigoria possono schierare una squadra di esuberi: Olsen in porta, Karsdorp e Florenzi sulle fasce con Fazio e Jesus centrali difensivi; Coric, Nzonzi e Gonalons a comporre la mediana e davanti tridente Perotti-Schick-Defrel. Se invece si vuole giocare con il 4-2-3-1, fuori un centrocampista e dentro Pastore. Tanti, forse troppi i calciatori per i quali andrà trovata una sistemazione. Impegno gravoso ma inevitabile.
CESSIONI CERCASI
Basta analizzare quanto pesano ancora sul bilancio. Considerando gli ingaggi, i 12 hanno stipendi per un ammontare di 28,4 milioni netti che lievitano a 52,5 al lordo. Vien da sé, cosa comporterebbe una loro cessione per le casse giallorosse. Stipendi che hanno frenato sinora una cessione. La Roma ha faticato nella scorsa estate a vendere (ottenendo appena 19 milioni di plusvalenze, perlopiù dalla vendita di El Shaarawy, contro i 76 milioni del 2018-19). Trascorsa però una stagione, l’ammortamento dei cartellini potrebbe venire in soccorso del club. Al 30 di giugno, per alcuni elementi, basteranno offerte esigue per creare addirittura una plusvalenza. È il caso di Florenzi (che figura a 1,172 milioni), Fazio (il cui costo è stato completamente ammortizzato), Juan Jesus (1,976), Gonalons (poco meno di 2) e Perotti (2,088). Ci sono poi Coric (5,3), Olsen (6,07), Karsdorp (6,652) più Defrel (8,4, per il quale c’è un accordo per il riscatto a 9 milioni con il Sassuolo). Chiaramente, minore è il costo, più alte le possibilità che possano partire in estate, rappresentando così un surplus economico per il club. Ci sono però anche casi spinosi, rappresentati da quei calciatori il cui alto residuo a bilancio rende difficile la vendita. In primis Nzonzi che figura ancora a 18,4 milioni. Tradotto: per non effettuare una minusvalenza, la Roma deve cederlo almeno a 18,5. Poi è la volta di Pastore (15,3) e Schick (19,2). Per il ceco con il Lipsia esiste già un’intesa per un riscatto a 28 milioni (29 in caso di qualificazione in Champions). E per un attaccante di 24 anni che ha contribuito a raggiungere i quarti di finale di Champions superando il Tottenham di Mourinho e si sta giocando punto a punto lo scudetto con il Bayern e Dortmund, sino ad un paio di mesi fa sembrava una quotazione accessibile. Il ds dei tedeschi, Kroesche, nei giorni scorsi ha però già messo le mani avanti: «Avremo le nostre difficoltà, con meno entrate ma i costi rimarranno altissimi. Ad oggi non posso assolutamente pensare alle clausole di riscatto per i giocatori in prestito». Ulteriore difficoltà in un mercato in salita.
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