La memoria corre ai quarti di finale di Champions League giocati la scorsa stagione contro il Barcellona che ha visto la Roma trionfare all’Olimpico qualificandosi alla semifinale: «Se fossi un allenatore o un dirigente di Cska o Viktoria Pilzen come esempio prenderei la Roma, che lo scorso anno era data per morta dopo il sorteggio. Invece le partite le devi giocare, il Qarabag ha pareggiato due volte con l'Atletico e noi ci abbiamo vinto di misura. Le partite non sono più come 15 anni fa dove facevi tre punti sicuri». L’aspettativa dei tifosi giallorsossi per la Roma è ormai aumentata: «Sono passati mesi dalla semifinale, sono cambiati dei giocatori. La stagione è ricominciata, è un ottimo ricordo, una cosa bellissima, molti c'erano e ci sono ancora, ma non possiamo ripartire da lì perché sarebbe un grande errore. Dobbiamo ripartire con grande umiltà, la stessa con cui abbiamo affrontato lo scorso anno Chelsea e Atletico. Se invece ci sentiremo bravi e giocheremo con CSKA e Viktoria da presuntuosi allora avremo grandi difficoltà».
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