Lotito, una poltrona di compleanno

Lotito
di Emiliano Bernardini
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Martedì 9 Maggio 2017, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 16:12
Claudio Lotito soffia su 60 candeline tonde, tonde. Sessantanni, 13 dei quali passati nella Lazio. Probabilmente, il compleanno più sereno da quando è patron dei biancocelesti. Domenica Inzaghi e la squadra gli hanno consegnato il primo regalo: qualificazione matematica in Europa League. Il 17 maggio potrebbe scartare la settima coppa Italia, la quarta della sua gestione. Di sicuro qualcosa è cambiato negli ultimi mesi. Ha parlato con i tifosi e sta provando a ristabilire un rapporto. Lo stadio è tornato a riempirsi e di cori poco carini nei suoi confronti non se ne sentono quasi più. Merito anche dell'aria di Primavera portata da Simone Inzaghi. E poi quello sponsor sulle maglie. Una scritta storica tanto cara ai tifosi biancocelesti che porta ulteriori soldi nelle casse della società. Lotito probabilmente ha imboccato la strada giusta, quella che per tanto tempo i tifosi si auspicavano potesse prendere. Il braccio di ferro senza futuro ha lasciato spazio ad aperture e colloqui. La prossima stagione dirà realmente se il numero uno della Lazio riuscirà a far fare all'ambiente il salto di qualità che serve.

GLI INVITATI
Lotito una ne fa e mille ne pensa e mentre con la mano destra ha messo a posto la situazione dei biancocelesti che rischiava d'ingarbugliarsi e non sciogliersi mai più, con la sinistra prova a sistemare le carte in Figc. Il commissariamento della Lega di A lo ha estromesso del consiglio Federale e ora Claudio prova a rientrarci lo stesso. Come? Diventando presidente della Lega di serie B, visto che è anche il numero uno della Salernitana. La festa in via Rosellini, a Milano, è pronta. Basteranno 15 partecipanti e Lotito si siederà sulla poltrona più alta dei cadetti, nonostante la proposta di due sole promozioni in serie A che poco è piaciuta agli altri suoi colleghi. Occhio a chi la festa la vuole rovinare come Giorgio Lugaresi del Cesena che avrebbe chiesto il rinvio delle elezioni in quanto non avrebbe senso votare a fine stagione, quando ancora non si conoscono con certezza le squadre che giocheranno in B nel campionato 2017-18. Senza il quorum di 15 presidenti non potrebbe costituirsi l'Assemblea. Sarebbe la seconda fumata nera per i cadetti dopo quella del 25 marzo.