PRIMO GOL
A 31 anni non è diventato bomber, ma è sempre più titolare. Nella terribile disfatta di Ferrara non era bastato il suo rigore conquistato, a Cluj è sembrato mogio. Caicedo è rinato di nuovo a San Siro, migliore in campo, nelle sponde un genio. Correa non ha sfruttato un suo triangolo al bacio, Felipao ha giocato per lui un tempo senza mai andare al tiro. Questo sino al Genoa era stato il suo unico neo. Così domenica pomeriggio è entrato, ha dettato in profondità a Milinkovic il passaggio. Ha superato Radu, l’ha messa dentro. E a fine gara col ghigno: «Mi ricorda il gol nel derby dell’anno scorso». Caicedo aveva sostituito Immobile infortunato, a sorpresa non l’aveva fatto rimpiangere un secondo. Adesso col Rennes tornerà dal primo minuto in coppia con Ciro per riscattare il ko con la Spal, ma sopratutto – in Europa – il pessimo debutto.
RECORD
L’anno scorso nove reti fra campionato ed Europa, Caicedo è stato comunque fondamentale anche nella marcia alla vittoria della Coppa Italia. Ora l’obiettivo è superare la doppia cifra, nonostante faccia invidia persino a Immobile (un gol ogni 172 minuti contro uno ogni 192) la sua ultima media. Quando a Ciro si era sgonfiata la vena, è spuntato Felipao a dargli una mano. Forse per questo anche il napoletano si è adoperato per il suo prolungamento. D’altronde, nella sua peggior stagione realizzativa, l’attaccante partenopeo (15 gol) con Caicedo (8 reti) ha formato comunque il quinto tandem (23 centri) della Serie A. Ventitré gol insieme, 15 lui e 8 il Panterone. Sono stati preceduti da Mandzukic-Ronaldo (30 gol totali, 9 il primo e 21 CR7), Milik-Mertens (33 gol, 17 e 16), Zapata-Ilicic (35 gol, 23 e 12) e Quagliarella-Defrel (37, 26 e 11). Domani sera Caicedo e Immobile promettono i botti, peccato non stiano rispondendo presente i tifosi. Col Rennes appena 5mila biglietti staccati, i Distinti Sud-Est chiusi. C’è da scontare la squalifica comminata dalla Uefa dopo i buu biancocelesti a Siviglia. Per Caicedo solo ola.
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