SECONDA D'EUROPA
Il popolo freme, la Lazio avanza. Poi potrà tornare a casa per cena. Prima, domani, dovrà proseguire una striscia galattica. Solo il Real Madrid, nelle ultime sei giornate, ha fatto meglio dei biancocelesti in Europa: 18 punti, en plein. La banda Pioli sarebbe prima, se non avesse singhiozzato il passo a Verona: tutta colpa del rigore ingenuo procurato da Cavanda. Fa nulla: lo sprint rimane da applausi, da Champions. Perché la Lazio è la seconda in classifica nel confronto fra i maggiori 4 campionati europei: 16 punti, come il Bayern. Meglio di Wolfburg (15) e Borussia M. (14) in Bundesliga, di Juve (13) e Roma (10) in Italia, di Atletico Madrid (15), Valencia (13) e Barcellona (10) in Liga; sopra il terzetto egemone della Premier, Chelsea (14), Southampton (15) e City (13); persino in cima al duo di testa Marsiglia (15) e Psg (14) in Ligue 1, a quota 28 e 24 punti. Questi numeri rendono l'idea della cavalcata al terzo posto.
LULIC IN TRASFERTA
E' una Lazio d'assalto. Nei primi tempi domina, stordisce l'avversario, lo manda in agonia. Nei primi 45' delle prime dieci giornate avrebbe conquistato 22 punti. E' ovvio che poi soffra nella ripresa, va in debito d'ossigeno. Eppure non molla mai. Lulic, autore di due reti consecutive (anche a Verona) nelle ultime due trasferte. Non c'è due senza tre. Dopo aver raggiunto le 100 presenze in A col Cagliari, domani il bosniaco cercherà di regalarsi il rinnovo: la prossima settimana (forse addirittura dopodomani, lunedì) prevista la firma – con adeguamento a 1,2 milioni – sino al 2019.