Lazio, grana Minala: niente Auronzo per motivi disciplinari. Caso Pandev, respinto ricorso Lotito

Lazio, grana Minala: niente Auronzo per motivi disciplinari. Caso Pandev, respinto ricorso Lotito
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 4 Luglio 2014, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 21:30
Scoppia il caso Joseph Minala. Il centrocampista biancoceleste, rivelazione dell’ultimo campionato Primavera, non partirà in ritiro per Auronzo con la prima squadra per motivi disciplinari: il fatto da punire risale al derby di Primavera, andato in scena a maggio.





Il giovane Joseph era stato bersaglio di cori razzisti e provocatori: lui reagì male e pagò con la squalifica. Ed ecco arrivare la "punizione" di Tare: escluderlo da Auronzo, salvo poi reintegrarlo nel periodo post preparazione. Al suo posto Oikonomidis agli ordini estivi di Pioli. Minala però vuole capire, aspetta un colloquio col diesse: “Il calciatore l'ho sentito ed abbiamo in programma di vederci il 7 Luglio quando tornerà dal Camerun. Dopo esserci confrontati ci vedremo anche con Tare e con la Lazio. Minala ha nelle mani il suo futuro", la minaccia dell'agente Tavano relativa al rinnovo a Cittaceleste.it.



IL CASO PANDEV

Intanto da Milano arrivano brutte notizie anche sull'infinito “caso Pandev”: respinto il ricorso di Claudio Lotito contro la decisione del Collegio Arbitrale, che nel 2009 liberò Goran dal suo contratto con la Lazio. Il Tribunale accertò il mobbing posto in essere dalla Lazio nei confronti del macedone "colpevole", secondo Lotito, di avere rifiutato il rinnovo del contratto in scadenza: "Il Giudice Dott.ssa Laura Bertoli, con la sentenza odierna, confermando la piena validità del lodo impugnato dal Presidente Lotito, ha condannato la Lazio a pagare a Pandev ulteriori 10.000,00 Euro, oltre accessori di legge, quale rimborso delle spese legali".
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