La maledizione di Ciro è stata abbattuta solo dalla Lazio. Prima vittoria contro il Genoa senza il bomber, dopo oltre due anni e mezzo. Eppure il calvario di Immobile non è finito. Prima il polpaccio, poi il ginocchio, poi ancora l’isolamento precauzionale per un brutto attacco gastro-intestinale, che farebbe tremare chiunque in questo periodo. Figuriamoci quanto possa essere preoccupato Sarri, quando in ballo c’è la salute del suo leader assoluto. La febbre è passata, ma Ciro resta in bilico per Venezia, e forse lo sarà sino all’ultimo momento. Era finito ko giovedì, alla vigilia dell’anticipo contro gli ex rossoblù. Sono passati 5 giorni, la Lazio rassicura sulle sue condizioni, ma non sulla sua presenza nell’ultima giornata del 2021. L’influenza lo ha debilitato parecchio, due tamponi negativi (uno molecolare e uno rapido) lo hanno confortato. Col massimo zelo, Ciro ne farà un altro domani per avere il via libera e tornare in campo. Nel frattempo ha ricominciato ad allenarsi a casa, dove ha anche una palestra personale, seguendo un programma specifico consegnatogli via call dallo staff tecnico. Vuole rimettersi subito al passo ed essere pronto eventualmente per dopodomani pomeriggio. Potrebbe raggiungere addirittura i compagni a Venezia il giorno dopo, quando sarà trascorsa una settimana dallo stop. Intanto oggi Sarri comincerà a testare le alternative per sostituirlo. Solo in parte, venerdì pomeriggio, Felipe Anderson lo ha convinto. Per carità, ottimi l’impegno e il pressing per infastidire l’avversario. Così è arrivato l’anticipo su Vasquez e il gol del vantaggio. Eppure è balzato agli occhi di tutti come il brasiliano non abbia i movimenti in profondità della punta né possa essere utile sulle sponde o sul gioco aereo. Rivedere però, dopo oltre un mese, Felipe Anderson di nuovo “vivo” è davvero bello anche per Lotito: «Ci ho parlato e mi è piaciuto molto il suo spirito». Nessun rimbrotto al brasiliano per la cena di Natale abbandonata per primo in anticipo: lui era corso dalla mamma, che lo ha raggiunto nella capitale per passare le feste, aveva chiesto il permesso.
ESODO
Sia piaciuto o meno nel ruolo, Felipe è tornato decisivo.