Gioca 45 minuti cambiando il volto della squadra. Non sbaglia praticamente niente. Ci mette voglia, tecnica e rabbia. Antonio
Candreva è il migliore della
Lazio schianata a
Torino dalla
Juventus. Aveva una voglia immensa di rivincita il centrocampista laziale, voglia di farsi rimpiangere all’ombra della Mole.
Pioli però per scelta tecnica gli ha preferito
Mauri dal primo minuto. Il risultato è stato che i biancocelesti hanno giocato in dieci pertutto il primo tempo. Il capitano laziale è stato assente ingiustificato, mai in partita e sempre un passo dietro ai suoi avversari. Accortosi dell’errore
Pioli ha cercato di correggere le sue scelte ma ormai la frittata era fatta.
RIMPIANTI
Antonio ha masticato amaro per un tempo e poi al momento di entrare in campo ha sputato tutto il suo veleno sull’erba dello
Stadium. Dalla destra infatti sono nate le occasioni migliori della ripresa, ha saltato con facilità i difensori bianconeri costringendo gli uomini di
Allegri al raddoppio della marcatura. Sua la sassata su punizione che ha bruciato i guanti di
Buffon. Peccato perché forse con il bell’
Antonio in campo dall’inizio sarebbe stata sicuramente un’altra storia.