TUTTO E TUTTI
Dai romantici («Non ci lasciare, resta al fianco di Monchi per costruire una grande Roma») agli arrabbiati («Questa società non ti merita. Vai e torna solo quando non ci saranno più, così smetteranno di mangiare sul tuo nome»), dai delusi («Capitano mio, riesci sempre a sbagliare modi, tempi e parole, comincio a pensare che non sia più un caso») ai complottisti («Lo hanno ripreso apposta Spalletti, non meritavi la loro arroganza e irriconoscenza»), proseguendo per gli eterni sognatori («Non gliela dare vinta alla società, vai altrove e divertiti»), gli ironici («Capitano mio, ragioniamo. Vederti con un'altra maglia sarebbe un colpo al cuore. Facciamo così, se hai voglia di giocare ti organizzo almeno un paio di partite a calcetto a settimana, ci stai»), gli increduli («Ma dai, non ci credo che lascia») e gli indecisi («Ha detto che smette? Per me no, ma forse mi sbaglio») una valanga di commenti sommerge l'etere. Il tam-tam si sposta velocemente anche sulle radio e così, tra chi preferisce parlare «di mercato e Baselli, perché sta storia ha stancato, nessuno pensa alla Roma e alla gara di domenica», su altre frequenze è iniziata la lunga attesa («Vorrei essere ibernato e risvegliarmi a settembre, si può?»). Difficile. Intanto che sia Facebook, Twitter, siti specializzati, basta cliccare cinque lettere «T-o-t-t-i» e si apre un mondo. Anche all'estero. Gli stessi dubbi sul reale futuro del campione se li pongono AS, L'Equipe, O Globo, A Bola, Marca, The Telegraph e Bild. Sempre perché Francesco «lo conoscono soltanto nel raccordo anulare» (cit.) .
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