Italia, Pavoletti: «Sogno un gol come Totò Schillaci o Paolo Rossi»
Sportiello: «Pronto per una piazza importante»

Italia, Pavoletti: «Sogno un gol come Totò Schillaci o Paolo Rossi» Sportiello: «Pronto per una piazza importante»
di Redazione Sport
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Giovedì 19 Maggio 2016, 15:48
«Io come Schillaci e Paolo Rossi? Sarebbe un sogno, ma ognuno ha la sua storia e il suo cammino. Il mio finora è ottimo, spero di essere convocato ma dipenderà anche da questi giorni». Leonardo Pavoletti spera di ripercorrere le orme di Paolo Rossi e Totò Schillaci eroi dei mondiali 1982 e 1990. Il 27enne livornese è stato convocato dal ct Antonio Conte per il pre-raduno prima degli Europei grazie alle 14 reti con la maglia del Genoa e ora spera di salire sull'aereo per la Francia. «Vengo da un buon campionato con qualche alto e basso a causa di un infortunio, sono felicissimo di essere qui e ce la sto mettendo tutta, poi toccherà a Conte decidere -aggiunge Pavoletti in conferenza stampa a Coverciano. Molto probabilmente sarei potuto essere convocato già a marzo l'infortunio non mi ha permesso di esserci , da quel momento è stata una rincorsa, volevo essere presente e ce l'ho fatta». L'attaccante genoano racconta le prime impressioni sul ct: »Mi ha stupito il metodo di lavoro, la sua grinta, il suo piglio e il suo carattere«. Pavoletti sottolinea di essere disposto ad andare in Francia anche nello scomodo ruolo di riserva e chiede più spazio per gli attaccanti italiani : »Quando si arriva in Nazionale ci si mette a disposizione. Se Conte avrà bisogno di me sono pronto ad accettare qualsiasi ruolo. Purtroppo la Serie A è piena di stranieri e gli italiani hanno sempre meno spazio ma ce ne sono ottimi«.  L'attaccante del Genoa parla poi del possibile addio di Gian Piero Gasperini alla panchina rossoblù: «Non sappiamo ancora le scelte del presidente e del mister. Io sono cresciuto con Gasperini e vedere il Genoa senza di lui farebbe male ma tutte le storie hanno un inizio e una fine». Pavoletti svicola poi alle domande di mercato: «Oggi sono per la prima volta in Nazionale e devo pensare al futuro? Sarei bugiardo a dire che penso ad altro. Penso solo all'azzurro». Infine l'attaccante rossoblù svela i suoi idoli da ragazzino: «Vengo da famiglia milanista. Siamo sempre andati a vedere il Livorno, ma sono cresciuto con Van Basten e Papin. Begli anni...».

Sportiello
«Sono reduce dal mio primo anno in Serie A da titolare, so che devo ancora crescere e migliorare, però penso di essere maturo per una piazza importante».
Lo ha detto Marco Sportiello, chiamato da Conte per lo stage pre-Europei: il portiere dell'Atalanta sta lavorando insieme ai colleghi Marchetti e Mirante per giocarsi una chance come terzo al torneo continentale. «A livello di portieri, in chiave azzurra, mi è sempre piaciuto molto Toldo - ha rivelato Sportiello - per la sua capacità di parare i rigori, come fu agli Europei del 2000 in Olanda. Intanto, è un grande risultato essere qui in Nazionale, voglio giocarmi le mie carte. Le squadre italiane puntano di più sui portieri stranieri, perchè noi italiani costiamo di più? Forse non ci si rende conto che il nostro calcio produce da sempre ottimi portieri. Il Milan, ad esempio, ha avuto il coraggio di gettare nella mischia un giovane come Donnarumma, è davvero un bel messaggio per noi portieri italiani».


 
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