Graziano Pellè, emigrante e insostituibile:
Conte ringrazia il bomber targato Premier

Graziano Pellè, emigrante e insostituibile: Conte ringrazia il bomber targato Premier
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 3 Settembre 2015, 23:14 - Ultimo aggiornamento: 23:15
Non si emozionerà per il suo terzo gol in Nazionale, è grande ormai. Graziano Pellè, classe '85, piaccia o no, è il centravanti della Nazionale e nel tempo ha fatto fuori Zaza e Immobile. L'Italia ha Pellè, la Francia Benzema, la Germania da scegliere, Mueller o Klose, non ci si sbaglia, l'Inghilterra Rooney e così via. Tutti meglio, secondo l'opinione pubblica. E l'Italia si presenta con Pellé? Sì. E' il famoso vestito con la stoffa che si ha a disposizione. In tanti non scommetterebbero un euro sulla presenza di questo ragazzo, bomber emigrante, con la maglia da titolare al prossimo Europeo che si giocherà in Francia. Nessuno no, ma pochi sicuramente sì. Eppur il nome è sufficientemente esotico, se non altro ricorda il brasiliano tra i più forti di tutti i tempi, Pelé; il gol li fa, questo contro Malta (con la mano galeotta) è il terzo in maglia azzurra in appena cinque partite (gli altri due, nell'andata con Malta e con l'Inghilterra nell'amichevole dello Stadium.

EMIGRANTE DI SUCCESSO
Non sarà un profeta in patria, ma la maglia della Nazionale lo ispira.
E questo ragazzo venuto dal salento, con i capelli alla Elvis e la passione per la danza, non cattura il campionato italiano, che spesso lo ha scartato. La sua fortuna è stata l'estero, l'Olanda prima di tutto, dove in due stagioni con il Feyenoord ha segnato una cinquantina di gol, stesso trend al Southampton in Premier, dove ha segnato anche reti spettacolari. All'estero - spesso ha dichiarato - si vive lo sport in maniera molto più serena. E' stato allenato da van Gaal, da Koeman, ora da Conte. Al ct italiano piacciono certi personaggi, semplici e poco inclini al divismo. Non a caso lui è il titolare della Nazionale e Balotelli è a casa da un po'. Ma tanti, prevedendo un futuro tutto da scrivere, vedono Mario e noi lui all'Europeo. Vedremo.