Cinque giorni dopo il trionfo di Riyad in Supercoppa Italiana, l'Inter torna con i piedi per terra. È pesante, per la rincorsa scudetto, la sconfitta contro l'Empoli a San Siro, davanti a poco più di 65mila spettatori. Così i nerazzurri non solo non agganciano il Milan al secondo posto (rossoneri a +1, in attesa della gara di domani con l'Olimpico contro la Lazio), ma scivolano a -13 dal Napoli, che ormai sta facendo un campionato a sé. Meriti all'Empoli che gioca un'ottima gara, giocando 50' in superiorità numerica per l'espulsione (somma di doppia ammonizione) di Skriniar, trovando il colpo del ko con un siluro rasoterra di Baldanzi.
Caso Skriniar
Lo slovacco dell'Inter non sta vivendo un bel periodo: dopo aver rifiutato il rinnovo del club di viale Liberazione (6,5 milioni all'anno per cinque stagioni), ed è sempre più vicino al Psg, il difensore si è fatto buttare fuori.
Gioiello Baldanzi
Ma il portiere non può nulla sul rasoterra di Baldanzi. Sotto di un gol e con un uomo in meno, Inzaghi manda in campo Asllani, Gosens e Dzeko (al posto di Barella, Dimarco e Darmian) con l'obiettivo di rimettere in parità il match. E il bosniaco, tra i più in forma, va subito vicino al pareggio. E poi è l'Empoli a salvarsi quando un colpo di testa di Luperto, che sfiora l'autorete, si stampa sulla traversa. A 13' dalla fine l'Inter tenta il tutto per tutto buttando nella mischia anche Lukaku. Il gol del pareggio non arriva e nella serata della festa per la vittoria della Supercoppa Italiana è l'Empoli a conquistare i tre punti.