PIENA EMERGENZA
Fonseca riparte dal 3-4-1-2. Con il quale la Roma dovrebbe essere più solida e quindi Pau Lopez, portiere sotto osservazione, più protetto. Ma il trio di centrali è da allestire: Ibanez, acerbo e da svezzare, è accompagnato da Fazio, vicino al Cagliari, e Jesus, al momento lontano dal Genoa. L’allenatore chiede, partito Kolarov, Smalling e altri 2. Quando avrà il tris, deciderà come calarlo. Anche lungo la fascia destra bisogna intervenire: oggi il titolare è Peres, fermato dal Covid-19 insieme con Perez e Kluivert. In questo sistema di gioco farebbe comodo l’ex capitano Florenzi che, però, è sul mercato: il maxi ingaggio non ne favorisce l’addio. Senza i 10 nazionali, compreso proprio Florenzi, tocca a Karsdorp che dovrebbe presto infilarsi la maglia dell’Atalanta. Ma i procuratori, alzando la posta delle commissioni, rischiano di far saltare il suo trasferimento. Pesante e goffo, ha tamponato l’avversario per il 2° dei rigori trasformati da Maxi Lopez, imitando Fazio che ha ingenuamente scelto lo sgambetto e non il contrasto.
CONTROPIEDE EFFICACE
La Roma convince quando riparte, lasciando il possesso alla Sambenedettese. A sinistra si affaccia con continuità Calafiori: meglio confermarlo e non cadere in tentazione di plusvalenza. Suo il cross, disegnato di forza, per l’acuto (al volo) di Veretout che, più brillante di Diawara, si prende la vetrina per il 1° gol stagionale: il Napoli rimane in agguato e Fonseca prova a tenerselo stretto. Villar, invece, piace da trequartista: assist per Perotti e bis per Mkhitaryan. Accontentate entrambe le punte. Se lo gusta, da spettatore in convalescenza, il connazionale Pedro che, acquisto della vecchia proprietà, potrebbe ritrovarselo alle spalle. Fonseca, dopo l’intervallo, lascia la panchina a De Rossi sr: spazio ai primavera, con Antonucci che firma il poker. Prossima amichevole, mercoledì a Frosinone. In attesa dello sbarco dei Friedkin.
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