Dzeko e la Roma, una storia di amore, tradimenti e gol

Dzeko, foto Mancini
di Gianluca Lengua
3 Minuti di Lettura
Martedì 15 Dicembre 2020, 10:46

Segnando a Bologna Edin Dzeko è entrato nella storia della Roma diventando il terzo marcatore più prolifico di sempre raggiungendo Amadei (stesse presenze e stessi gol). Un ingresso sul podio che poco meno di tre mesi fa sarebbe stato impensabile: era il 20 settembre quando Milik decollava dall’aeroporto di Ciampino direzione St. Moritz per sottoporsi alla visita di controllo nella clinica di fiducia di Dan Friedkin. Tutto sembrava fatto, avrebbe vestito la maglia giallorossa ed Edin quella della Juve: poi Arkadiusz si è bloccato a Napoli, Dzeko, invece, ha disfatto le valigie. Una “sliding doors” che ha cambiato la storia del bosniaco e quella della società in cui gioca da cinque anni: 234 presenze totali, 111 gol di cui 82 in Serie A, 15 in Champions, 12 in Europa League e 2 in Coppa Italia, una media 0,47 reti a partita. E ancora: 46 di destro, 29 sinistro, 19 di testa, altri 14 arrivati con tap-in o tiri deviati e solo 3 su rigore su 4 calciati. 
PINTO E I RINNOVI
Dato che impreziosisce ancora di più il suo record raggiunto nell’arco di due diverse presidenze e cinque allenatori. Davanti a lui c’è Roberto Pruzzo con 138 centri in 315 presenze e l’inarrivabile Francesco Totti a quota 307 gol in 785 presenze. Per l’occasione gli ha dedicato una lettera commovente la figlia del “fornaretto”, Maria Grazia: «Papà era un grande romanista. È nato ed è morto con la Roma dentro. E io in te vedo molto di lui. Anche tu non giochi per te stesso: tu giochi per la squadra. Per questo a volte non riesci a segnare tutti i gol che vorresti. Perché per la Roma ti sacrifichi. Perché per lei dai tutto. Se ami la Roma, devi sperare che certi record vengano battuti. Perché i tuoi gol sono al servizio della Roma. E nessun primato può contare più della Roma». Parole che hanno suscitato grande emozione in Edin: «Orgoglioso di indossare la maglia giallorossa e di aver raggiunto un simbolo della nostra storia come Amadei». Dzeko, per raggiungere Pruzzo, avrà bisogno di un’altra stagione con la Roma (mancano 27 gol): il suo contratto scadrà nel 2022 e ne discuterà con il nuovo general manager Tiago Pinto che potrebbe proporgli rinnovo e poi un ruolo da dirigente. Lo stesso farà Lorenzo Pellegrini (anche lui scadenza 2022). 
SQUALIFICA CRISTANTE 
Intanto, oggi la Roma riprenderà ad allenarsi per il Torino (gioved): Fonseca non avrà Cristante squalificato dal giudice sportivo per aver pronunciato un’espressione blasfema in occasione dell’autogol contro il Bologna.

La Roma non farà ricorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA