Dopo D'Agostino, alla Lupa Roma arriva
un altro pezzo da novanta: Di Michele

Dopo D'Agostino, alla Lupa Roma arriva un altro pezzo da novanta: Di Michele
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Venerdì 7 Agosto 2015, 17:03
Re David torna nella capitale. Ben 23 anni dopo rispetto al suo esordio nel professionismo con la maglia della Logidiani in C1 nella stagione 1993-1994, Di Michele mette nero su bianco con la Lupa Roma diventando a tutti gli effetti un nuovo attaccante a disposizione di mister Alessandro Cucciari.

Dopo aver incantato le piazze di mezza Italia grazie ai suoi colpi di genio, il calciatore classe 1976, nato a Guidonia ed affermatosi nella massima serie italiana, decide di sposare il progetto del Presidente Alberto Cerrai mettendosi a disposizione della Lupa Roma. Affascinato dalle ambizioni di una giovane società che ha voglia di crescere, di affermarsi e di maturare nel professionismo. Firma il contratto per la stagione di Lega Pro 2015/2016 e scende in campo dando subito spettacolo negli schemi offensivi: primo pallone toccato, portiere a sedere e palla in fondo al sacco. Seconda azione d’attacco, portiere leggermente fuori dai pali e pallonetto millimetrico che si insacca sotto l’incrocio dei pali. E’ appena arrivato ma già dimostra di essere in perfetta forma pronto a mostrare al Quinto Ricci di Aprilia tutti i colpi che negli anni l’hanno reso celebre permettendogli di disputare 304 presenze in Serie A (condite da ben 83 reti) e 221 presenze in Serie B (con 72 gol totali).

Dopo aver chiuso la sua parentesi con la Reggina, Di Michele sceglie la Lupa Roma e lo fa con la massima convinzione di chi, spinto da una passione infinita per questo sport, vuole ancora stupire e divertirsi in una realtà sana e seria. Continuando a segnare e a far segnare come ha sempre fatto in questi 23 anni di carriera professionistica. Ed ecco allora l’annuncio ufficiale per l’attaccante di Guidonia che vanta anche 6 presenze con la maglia della Nazionale italiana:

David, dopo aver cominciato la tua carriera nella Lodigiani torni nella capitale sempre in Lega Pro. Quali sono le tue sensazioni nel tornare a casa?
«Sicuramente è una bella sensazione. Dopo tanti anni tornare a casa e giocare a Roma è una sensazione strana. Il mio esordio fu 23 anni fa. E’ bello perché potrò godermi la città, gli amici e i familiari».

Hai messo a segno 83 reti in Serie A con le maglie di Salernitana, Udinese, Reggina, Palermo, Torino, Lecce e Chievo Verona: quale di queste reti ricordi con maggior piacere e quale gara non dimenticherai mai tra quelle disputate nella massima serie?
«Una delle più belle che ho fatto fu quella in rovesciata in Parma-Lecce 3-3, segnare in quel modo non è da tutti. Me lo ricordo come una rete sicuramente meravigliosa. Come gara invece ebbe per me un valore particolare Chievo-Lecce 1-0 (gara del maggio 2012, ndr), quando poi retrocedemmo. La sensazione che mi diedero i tifosi del Lecce applaudendoci a fine partita fu unica, nonostante stavamo lasciando la massima serie. E’ una gara che non dimenticherò mai sotto il profilo umano, furono davvero splendidi».

Hai avuto in carriera tanti allenatori di primissimo livello: se dovessi scegliere un tecnico ed un giocatore mettendoli al primo posto nella tua personale classifica chi sceglieresti?
«Come tecnico metterei senza dubbio Luciano Spalletti, allenatore molto preparato e grande persona. Lui ha dato tanto a me ed io ho dato tanto a lui. Anche sotto il profilo umano. Il miglior giocatore? Cito il mio ex compagno di squadra ai tempi dell’Udinese e grande amico Giampiero Pinzi: abbiamo avuto la gioia di arrivare in Champions League, in Nazionale e in campionato insieme. E’ un calciatore e un amico che tuttora sento e quindi mi sento di fare il suo nome».

Sei nato nel 1976 così come Francesco Totti che disputerà quest’anno la sua 24^ stagione con la maglia della Roma. Entrambi siete partiti dalla Lodigiani: hai avuto modo di conoscerlo personalmente in questi anni? Qual è il segreto che vi porta ad avere ancora tutta questa voglia di giocare?
«Reputo Totti un giocatore di grandissima classe e caratura. Come persona, avendolo conosciuto solo superficialmente, lo considero comunque una persona limpida e semplice. La sua semplicità penso sia fondamentale perché mantenere l’umiltà nonostante la carriera disputata credo sia dimostrazione di grande intelligenza. Il “nostro segreto”? Credo sia la passione che abbiamo per il calcio, la grande voglia di mettersi a disposizione dei ragazzi, quando si arriva alla nostra età bisogna stare a disposizione del gruppo sperando di fare del bene a loro permettendo loro di crescere e maturare. Credo che la passione sia quindi la forza motrice principale».

Cosa ti ha colpito dell’ambiente Lupa Roma e del gruppo squadra e staff nel quale sei appena entrato?
«Sicuramente mi ha colpito il centro sportivo Eschilo, un quartier generale che hanno davvero in pochi. Oltre a questo devo necessariamente considerare fondamentale nella mia scelta l’ambizione, la voglia e la dedizione al calcio del Presidente Cerrai. C’è una grande famiglia qui e c’è tanta aggregazione tra tutti. I ragazzi mi hanno accolto benissimo e questo penso sia fondamentale per una persona. L’unica cosa che posso fare è mettermi a loro disposizione in questo cammino che dobbiamo fare insieme. C’è la possibilità di toglierci grandi soddisfazioni anche se sicuramente non sarà un campionato semplice».
testo raccolto da Valerio D'Epifanio
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