Serie A, il preparatore Bertelli: «I flessori saranno i più colpiti da infortuni. Sì ai 5 cambi»

Serie A, il preparatore Bertelli: «I flessori saranno i più colpiti da infortuni. Sì ai 5 cambi»
di Stefano Carina
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Martedì 5 Maggio 2020, 09:30
Si riparte. Anche se i rischi sono dietro l’angolo. Soprattutto per i calciatori. A spiegare i motivi è Paolo Bertelli, preparatore della Sampdoria ma con un passato indelebile nella Roma. 
Bertelli quanto può incidere lo stop di due mesi per un atleta? 
«Partiamo dal presupposto che è un fatto inedito. Perché un conto è fermarsi per due mesi ma poter uscire, correre quando e come si vuole, andare a giocare a tennis o a nuotare in piscina. Un altro è la clausura alla quale siamo stati sottoposti. Arriviamo da 60 giorni di stop dove andrà valutato sia l’aspetto motorio che neurogeno. È una situazione nuova per tutti, calciatori e preparatori». 
Può agevolare il lavoro effettuato a casa dagli atleti? 
«Sì, può servire per mantener un certo livello di fitness ma poi non c’è nulla di specifico. Ora vediamo con gli allenamenti individuali se si potrà fare qualcosa in più, aspettando il via libera del 18 maggio. Il problema però è che finché non conosciamo la data di ripartenza del torneo allenarsi senza avere un obiettivo complica tutto il lavoro. Io mi auguro che il 18 maggio ci venga detto quando sarà in calendario la prima partita». 
Ci sono muscoli maggiormente penalizzati da questo stop? 
«Utilizzando la bike o il tapis roulant, c’è sicuramente una retrazione dei flessori sulla quale bisogna lavorare con cautela, per evitare infortuni. Servirà pazienza, non avere fretta. Tempi? Quattro settimane perché la gradualità sarà fondamentale. Senza contare chi ha avuto giocatori positivi, perché nessuno sa quale sarà la reazione di chi è stato colpito dal virus». 
A proposito, come va alla Sampdoria, uno dei club più colpiti dal Covid-19? 
«Ora sono tutti negativi ma finché non li vedi e non li testi, non sai cosa aspettarti». 
Questa mini-preparazione alla quale si va incontro, rischia di pregiudicare quella per la prossima stagione? 
«Un minimo può influenzarla. Il problema è che dopo due mesi di inattività giocare in un periodo compresso una serie ravvicinata di partite può portare ad infortuni più frequenti». 
È dunque favorevole alle 5 sostituzioni. 
«Certamente, essendo il calcio ad affaticamento progressivo e crescente, avere 5 cambi sarà fondamentale» 
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