Brescia, agguato ai bus dei tifosi vicentini:
bambino di 12 anni ferito dalle schegge.
Il club: «No al silenzio dopo l'agguato»

Brescia, agguato ai bus dei tifosi vicentini: bambino di 12 anni ferito dalle schegge. Il club: «No al silenzio dopo l'agguato»
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Mercoledì 29 Aprile 2015, 01:03 - Ultimo aggiornamento: 19:36
Sta meglio ed è rientrato nella sua abitazione di Montecchio Maggiore (Vicenza) il 12enne tifoso del Vicenza, rimasto ferito ieri sera ad un occhio durante l'assalto del pullman sul quale viaggiava messo in atto dai tifosi del Brescia, al termine della gara del campionato di calcio di Serie B tra Brescia e Vicenza: 10 le persone fermate. Una trentina di ultras bresciani hanno aspettato nascosti in una scarpata a ridosso della tangenziale il passaggio dei pullman dei tifosi vicentini. Dopo il transito dei primi mezzi, gli ultras bresciani hanno lanciato sassi e bastoni contro il secondo gruppo di pullman.

Il bambino di 12 anni è rimasto ferito dalle schegge di un vetro andato in frantumi. Ferito anche un agente della Digos di Brescia. Diverse le cariche della polizia per bloccare l'azione dei tifosi. Dieci gli ultras del Brescia fermati e condotti in Questura.

«Non può passare sotto silenzio il premeditato agguato ordito da sostenitori del Brescia nei confronti di mezzi sui quali viaggiavano famiglie di tifosi biancorossi». È questa la posizione del Vicenza
Calcio, in seguito agli incidenti avvenuti nella serata di ieri al rientro dei pullman dei sostenitori. Il club veneto, che in una nota «condanna ogni forma di violenza sia essa proveniente dai propri tifosi o da quelli avversari ed esige pari trattamento nella valutazione in sede di giustizia o di commento» sottolinea come «gli aggressori bresciani si erano nascosti in una scarpata a ridosso della tangenziale ovest in attesa del passaggio dei pullman biancorossi lanciando pietre e bastoni». Nell'occasione il Vicenza Calcio esprime «profonda solidarietà ai propri tifosi sempre presenti in occasione delle trasferte, a tutti i gruppi e al Centro coordinamento club biancorossi ed è vicino al giovane tifoso e a tutti coloro che hanno vissuto il terrore e i disagi di una notte incancellabile dalla loro memoria».