Arbitri, Pasqua non sbaglia un colpo, Maresca balbetta e Orsato diventa un caso

Arbitri, Pasqua non sbaglia un colpo, Maresca balbetta e Orsato diventa un caso
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 4 Febbraio 2019, 11:39
Finalmente una domenica da sette per gli arbitri di serie A. Che, se non ci saranno strani accadimenti questa sera nei due posticipi, registreranno un turno positivo (solo Maresca ieri sera ha balbettato nella gestione dei cartellini e su un possibile rigore per il Milan), che mancava da diverse settimane. Stasera, tornerà ad arbitrare Paolo Valeri, dopo la parentesi in Coppa d'Asia, dove è stato uno dei referenti arbitrali per l'utilizzo del Var e arbitro davanti al video nella finale. Il direttotre di gara romano torna a Cagliari, dove ritrova l'Atalanta per la prima volta dopo il famoso flop del rigore concesso a Chiesa, che in realtà aveva simulato. Torna anche Fabbri, neo internazionale, che come l'altro neo-internazionale Mariani (buono il rientro in Spal-Torino, in cui si sono registrati ben nove gialli e un rosso, legittimo...) sono tornati dallo stage di Lisbona dedicato proprio ai nuovi arbitri dell'Uefa. La presenza di Mariani e Fabbri nelle designazioni di questa settimana, si aggiungono a quelle di altri giovani direttori di gara, ai quali Rizzoli sembra voglia dare il giusto spazio, pensando ai necessari ricambi di fine stagione, e non solo. Per questo, probabilmente gli uscenti Mazzolenti, così come Banti (deludente in Supercoppa) sono rimasti ai margini (il primo è Var per il terzo turno di fila) o addirittura fermi (il secondo). Chi non si ferma è invece Fabrizio Pasqua, l'arbitro di Tivoli che sta viaggiando (con la forza delle sue prestazioni) verso un futuro da internazionale, oltre che da big della Can A. Pasqua ieri ha diretto con molta autorità (anche se con pochi episodi chiave) Inter-Bologna, dopo che a Bergamo aveva diretto Atalanta-Juventus di coppa Italia. Una doppietta seguita alla doppia designazione ricevuta nella 19.ma giornata di andata e nelle prima di ritorno. Segnali chiari di una considerazione che Rizzoli sta elevando alla massima potenza per valorizzare le qualità di un direttore di gara che ha fisico, tecnica e personalità per emergere, sperando che la strada di Pasqua non segua i percorsi di altri giovani direttori di gara (Fabbri e Giacomelli, per esempio) che con i loro atteggiamenti e comportamenti hanno subito una brusca frenata. A proposito di comprotamenti, continua a sorprendere Orsato, al quale vengono ancora negati i grandi match: che stia diventando un caso?
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