Anderson e Perea, valigie pronte
e poca voglia di arrendersi

Anderson e Perea, valigie pronte e poca voglia di arrendersi
di Alberto Abbate
2 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Aprile 2014, 20:56 - Ultimo aggiornamento: 20:57
Finiti nel dimenticatoio, gi con le valigie in mano - in prestito – per giugno. Felipe Anderson e Brayan Perea non s'arrendono: «Abbiamo sempre sognato di giocare in una grande squadra», assicurano in coro agli alunni della “Toscanini”. La Lazio torna nelle scuole, due giovanissimi “maestri” confidano paure e gioie del loro primo anno in biancoceleste: «La mia emozione più grande nella partita col Parma, quando segnai due gol», giura Perea. Doppietta in Coppa Italia (nello score anche due reti in Europa League e una in campionato), la gara successiva il 21enne colombiano sostituiva Klose contro il Napoli. Adesso neanche viene preso in considerazione da Reja - pronto a schierare Mauri “falso nueve” e Postiga in corsa - per la sfida di dopodomani.



FELIPE ANDERSON

Poco più di due mesi fa, sotto il Vesuvio, c'era pure Felipe Anderson in campo. Oggi è scomparso: «Qui il calcio è diverso. Quando sono sbarcato qui ero felicissimo, come lo ero moltissimo quando ho segnato in Europa». E ora? Dall'arrivo di Reja, appena quarantacinque minuti in campo: una presenza, una sostituzione, nove panchine su 10 gare di campionato; cinquantotto minuti, una presenza, un cambio e una tribuna nelle due gare d'Europa League. Costato 9 milioni (7,5 più Iva), il tredicesimo acquisto più caro della serie A 2013/2014 (il quarto della storia di Lotito) non ha mai giocato una partita intera, se non nei due match di Coppa Italia: venti panchine stagionali e due tribune. Roba da chiedere subito un rimborso allo sponsor Neymar: «Giocare con lui è bellissimo, eravamo già amici, è il più bravo di tutti sia dentro che fuori dal campo. Parlavamo molto, mi ha dato tanti consigli». Chissà cosa gli suggerirà a fine stagione...
© RIPRODUZIONE RISERVATA