<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">CHILLS!<br><br>Doc Rivers grabbed the mic 🎤 and instructed the <a href="https://twitter.com/STAPLESCenter?ref_src=twsrc%5Etfw">@STAPLESCenter</a> crowd to give Dirk Nowitzki (<a href="https://twitter.com/swish41?ref_src=twsrc%5Etfw">@swish41</a>) a standing ovation 👏👏👏<a href="https://twitter.com/LAClippers?ref_src=twsrc%5Etfw">@LAClippers</a> win 121-112<a href="https://twitter.com/hashtag/ClippersLive?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#ClippersLive</a> is NEXT <a href="https://t.co/UVIolQjGYh">pic.twitter.com/UVIolQjGYh</a></p>— FOX Sports San Diego (@FOXSportsSD) <a href="https://twitter.com/FOXSportsSD/status/1100273800116035584?ref_src=twsrc%5Etfw">26 febbraio 2019</a></blockquote>
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Nowitzki non è solo un campione, forte dei suoi 31.340 punti segnati in vent'anni di carriera in Nba, e il quarto per numero di partite giocate, ma è anche una bandiera dei Dallas Mavericks con i quali ha percorso tutta la sua parabola sportiva; a fine stagione lascerà il club, ma il campione -che il 19 giugno compirà 41 anni- non ha ancora spiegato se per ritirarsi o per andare altrove. «All'inizio - ha detto Nowitzki dopo la partita - non ho capito cosa stesse facendo Doc e mi chiedevo: 'Cosa sta combinando? Perché vuole chiamare un time-out adesso, a partita finita?'.
Poi ha preso in mano il microfono e allora ho realizzato: è stato un gesto molto carino da parte sua, mi sono sentito onorato, è stato emozionante». In effetti il gesto del coach di casa Doc Rivers è stato improvvisato sul momento. «No, non l'avevo programmato ma mi è sembrato bello farlo, visto che c'erano le condizioni giuste».
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