Spagnolo e Procida, fratelli d'Italia: in Nazionale e ora anche all'Alba Berlino

Il talento brindisino firma un triennale in Germania

Credits: Italbasket
di Marino Petrelli
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 17:23

Gabriele e Matteo. Oppure Matteo e Gabriele. Procida e Spagnolo, inseparabili in nazionale e ora anche all’Alba Berlino, la stessa squadra che ha lanciato Simone Fontecchio verso l'Nba, il sogno attuale dei due ragazzi azzurri. Il primo, nato nel 2001, ha aperto la strada all’Alba la passata stagione, il talento brindisino, classe 2003, lo raggiungerà a settembre, fresco di contratto triennale appena firmato. Il Real Madrid, che lo aveva prelevato dalla Stella Azzurra Roma quando aveva 16 anni e ne aveva i diritti europei, lo ha lasciato andare. Si lancerà in Eurolega, dopo un anno a Trento a quasi 12 punti di media anche in Eurocup.

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Spagnolo diventa così il quarto giocatore a giocare in Europa dopo lo stesso Procida, Nico Mannion, che ha lascito la Virtus Bologna per firmare a Baskonia, e Momo Diouf, ancora a giocarsi un posto per i Mondiali, che dalla Pallacanestro Reggiana va al Rio Breogan, squadra spagnola impegnata in Liga ACB e in Champions League.

Questi ultimi due si affronteranno l'uno contro l'altro già alla prima giornata. Altri hanno fatto il percorso inverso, da Spissu già la passata stagione, passando per Achille Polonara, che giocherà a Bologna, fino a Leonardo Okeke, di proprietà dell'Olimpia Milano ai dettagli con Varese che però ne valuterà la situazione fisica dopo il grave infortunio dello scorso aprile a Badalona e che potrebbe tenerlo lontano dai campi di gioco almeno fino a dicembre di quest'anno.

In Nazionale, con Procida, hanno fatto vedere ottime cose alla Trentino Cup e ora vogliono giocare il Mondiale di Manila da protagonisti. Poi, chissà, in un futuro non troppo lontano li vedremo entrambi in Nba. Chiamati nello stesso Draft, quello del 2022, Procida con il numero 36 dai Detroit Pistons, Spagnolo con il 55 dai Minnesota Timberwolves. Per ora, è prematuro anche parlarne, ma per Matteo è un sogno fin da bambino, da quando cioè a nemmeno 13 anni segnò in una partita 78 punti, sugli 86 complessivi di squadra, con la Mens Sana Mesagne, a pochi chilometri da Brindisi. Con tenacia (e con qualche preoccupazione iniziale di mamma Valeria) lo stesso bambino un anno dopo accetta di andare alla Stella Azzurra.

 

Ogni giovedì sera sale su un pullman che lo porta nella capitale, si allena, gioca, solitamente con quelli più grandi dimostrando di essere già il più forte, e se ne torna la domenica sera in Puglia perchè il lunedì mattina c’era la scuola. Una palestra di vita e di campo che lo rende pronto per Madrid, una foresteria internazionale dove oltre ad essere bravo in campo devi esserlo anche nello studio. Matteo impara lo spagnolo (inteso come lingua), l’inglese e qualche parola di slavo vista la presenza di molti giocatori balcanici. Guida la nazionale Under 16 al bronzo agli Europei 2019 e viene inserito nel quintetto ideale della manifestazione. Con lui, tra gli altri, c'è tale Victor Wembanyama, la stella del Draft 2023 e considerato il nuovo fenomeno della Nba. Ora è tempo di imparare il tedesco. Lo aiuterà in questo Procida, 26 presenze lo scorso anno all’Alba e anch’egli lanciatissimo verso l’altra parte dell’oceano: i contatti con Pistons sono frequenti, il giocatore ex Cantù e Fortitudo Bologna ha già svolto un workout di dieci giorni a Detroit e il prossimo anno potrebbe anche essere valutato per il grande salto.

Playmaker, una tradizione tutta brindisina

Brindisi, città natale anche di Flavia Pennetta, consolida con Spagnolo la sua lunga tradizione con i play maker, nati e cresciuti cestisticamente in città e che hanno avuto importanti carriere. Ad esempio Francesco Fischetto, dieci stagioni in serie A tra Brindisi, Desio, Verona e Reggio Emilia, oppure Roberto Cordella, diverse stagioni a Forlì e Napoli e 14 presenze in nazionale. A livello femminile, Valentina Siccardi, tre scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppa con Taranto negli anni d’oro, Monica Bastiani, 75 presenze in nazionale comprese le Olimpiadi di Barcellona 1992 e Rosaria Balsamo, che di Spagnolo è stata la prima allenatrice all’Aurora Brindisi, società che sforna talenti da generazioni e di cui ora Fabio, papà di Matteo è dirigente. Ora è il turno di Francesca Baldassarre, talentuosa ragazza del 2008, tra le dodici convocate per l’Europeo Under 16 che scatta l’11 agosto in Turchia, campionessa d’Italia con la Under 17 della Magnolia Campobasso. Più piccola di età, ma già fortissima e tostissima. Come Gabriele e come Matteo. Il futuro è tutto vostro. 

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