Il colosso cinese Hna punta alla Roma
Pallotta: «Unicredit? Aspettiamo news»

Il colosso cinese Hna punta alla Roma Pallotta: «Unicredit? Aspettiamo news»
di Rosario Dimito
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Venerdì 22 Novembre 2013, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 22:49
In arrivo Hna group nel capitale della Roma calcio. Il colosso cinese con interessi nel trasporto aereo, turismo, immobiliare, vendite al dettaglio, societ finanziarie, logistica e con un piede gi in Italia, Secondo quanto risulta al Messaggero, è pronto ad acquisire da Unicredit, circa il 20% di Neep, la holding che possiede il 78% del club giallorosso. In una fase successiva, Neep potrebbe lanciare una ricapitalizzazione che, a cascata, andrebbe a rafforzare la società di calcio: i cinesi sarebbero disponibili a investire ancora, attratti dall’Italia e dalla buona performance della squadra che è al primo posto in classifica ma devono fare i conti con gli americani di James Pallotta.



Nei primi giorni della prossima settimana, Hna potrebbe siglare l’accordo preliminare (memorandum of understanding) con la banca italiana, in un’operazione triangolare che coinvolge, naturalmente, il presidente Pallotta. Due giorni fa, ci sarebbe stata una conference call fra americani e cinesi per approfondire l’accordo che comprende, anche la governance, visto che, con Unicredit, le basi sarebbero state di fatto poste. Paolo Fiorentino, vicedirettore generale con la delega sulla Roma, sarebbe riuscito a spuntare un prezzo di circa 40 milioni per il 20% che valorizza la società attorno a 155 milioni. Ai primi di agosto Pallotta ha acquistato il 9% da Unicredit per circa 14 milioni, salendo dal 60 al 69% di Neep, di cui oggi Unicredit ha il 31%. «UniCredit informa che al momento non sono state prese decisioni sulla partecipazione», si legge in una nota diffusa ieri mattina dopo le indiscrezioni di un quotidiano che però indicava come acquirente un nominativo sbagliato. Unicredit «conferma altresì che tale asset non è strategico e quindi la disponibilità a valutare eventuali opportunità di valorizzazione». A seguito di questa ammissione, il titolo ha preso il volo in Borsa, chiudendo a 1,395 euro (+ 10,39%).



NEWCO TRA ASIATICI E ISTITUTO

Sarebbero stati gli emissari del gruppo asiatico, il cui rappresentante legale è Chen Feng a prendere contatto poco più di un mese fa con Unicredit per sondare la disponibilità a cedere la quota. Hna, sesta società cinese con 44 miliardi di attivo, è un gruppo molto conosciuto che non ha bisogno di referenze. Nel ricco portafoglio c’è il 20% di Nh hoteles, proprietario di Nh hotel Italia di cui Intesa Sanpaolo detiene il 44,5%. In più ha una ventina di compagnie aeree sparse in Asia, di cui Gran China Airlines, nata sei anni fa, è la più importante: nel capitale della controllante figura con il 18,6% George Soros, il finanziere che cinque anni fa tentò di intavolare una trattativa con Rosella Sensi senza successo. Per tornare alla carica, sempre a vuoto l’anno dopo. La presenza di compagnie aeree potrebbe indurre Unicredit, coinvolto nel salvataggio di Alitalia, a sondare la disponibilità a intervenire. L’ingresso di Hna nella Roma dipende dalla definizione degli accordi con Pallotta. Siccome il patto esistente in Neep prevede diritti di veto tra Unicredit e As Roma llc per il socio di minoranza fino a una quota del 30%, Hna e la banca potrebbero blindare il 20% dei cinesi e l’11% degli italiani, in una newco che avrebbe il 31% della holding: di questa nuova società gli asiatici avrebbero il 60-70% e l’istituto il residuo. Ma queste sono tecnicalità. La sostanza è il negoziato tra Pallotta e Hna che proseguirà nel week end. I cinesi vogliono voce in capitolo nella gestione del club e spingono per fare un aumento di capitale di 50 milioni: Unicredit scenderebbe al 5% mentre obiettivo degli asiatici sarebbe di salire oltre il 40%.




«PERSEGUIAMO IL MEGLIO PER LA ROMA»

«Siamo fortunati ad essere i custodi di una grande organizzazione che attira gli interessi di persone che vorrebbero entrare a farne parte». Ha commentato il presidente dell Roma James Pallotta. «Il nostro obiettivo come sempre è quello di perseguire ciò che è meglio per la Roma - ha spiegato - Non abbiamo alcuna comprensione speciale sulla volontà di Unicredit di vendere la sua quota nella Roma o le sue ragioni per un dialogo pubblico, così attenderemo altre notizie per saperne di più.».
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