Fuga Roma. E scudetto più vicino. Le giallorosse battono la Juventus (3-1) e volano a +8 sulle bianconere quando mancano 11 giornate al termine. Lo avevamo detto, non è decisiva, ma il contraccolpo psicologico sulla squadra di Montemurro potrebbe essere importante, troppo, per cercare e provare la rimonta. Vittoria meritata, ampiamente, per le campionesse d'Italia che rischiano in qualche occasione com'è giusto contro una squadra forte, ma che nel momento caldo la chiudono.
Tripudio
Tripudio al Tre Fontane. E scaramucce giuste tra tifosi con i soliti cori che si sentono di solito quando gioca la Juve. Un match aperto al minuto 21 grazie al rigore di Manuela Giugliano (è stata in dubbio fino alla fine, poi gioca 90 minuti), concesso per un fallo di Beerensteyn su Glionna, una delle migliori. Dopo l'errore di Parigi la numero 10 si ripresenta dal dischetto e spiazza Peyraud-Magnin. La Juve ha immediatamente l'occasione per pareggiare, con Beerensteyn che spara addosso a Ceasar.
Roma superiore
Nel momento del massimo sforzo juventuno, la Roma decide di chiuderla: Glionna sgasa a destra e mette un pallone in mezzo invitante sul quale si avventa Viens (63') - mandata in campo per scelta tecnica al posto di Giacinti, Spugna ha avuto ragione - che anticipa tutti sul primo palo e indirizza il match. Chiuso in maniera definitiva dal destro dal limite di Elena Linari (69') che non ci pensa due volte e scarica alle spalle di Peyraud-Magnin. Il 3-0 taglia le gambe alla Juve, che nel frattempo manda in campo Girelli e Bonansea ma che trova solamente una volta lo spazio per impensierire Ceasar con Grosso che centra il palo. La rete di Thomas (92') arriva troppo tardi per riaprire la partita. E la Roma vola. E adesso mette nel mirino anche la Coppa Italia: mercoledì al Tre Fontane arriva il Napoli, c'è da ribaltare il 2-0 a favore delle campane della gara d'andata, Si può fare.