Tour de France, doppietta di Kragh Andersen. Roglic prepara la cronometro-verità

Tour de France, doppietta di Kragh Andersen. Roglic prepara la cronometro-verità
di Carlo Gugliotta
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Venerdì 18 Settembre 2020, 19:04
Seconda vittoria al Tour de France per Søren Kragh Andersen. Il portacolori del Team Sunweb si è aggiudicato la terzultima frazione della Grande Boucle con un'azione da scattista, come avvenuto a Lione, dove si è imposto nella 14/a tappa. L'azione finale, che ha premiato il corridore norvegese, è stata portata avanti da un gruppo di corridori nei quali vi era anche il nostro Matteo Trentin, che alla fine ha chiuso la frazione in decima piazza. 
Resta tutto invariato in classifica generale, con Primoz Roglic che conserva la maglia gialla con 57" di vantaggio su Tadej Pogacar e 1'27" su Miguel Angel Lopez. Il migliore degli italiani in classifica generale è Damiano Caruso, portacolori del Team Bahrain Merida, che occupa l'undicesima posizione nonostante abbia sempre lavorato per Mikel Landa, il proprio capitano, che occupa la quinta posizione con un ritardo di 3'28" da Roglic. 
Lo sloveno della Jumbo-Visma, maglia gialla del Tour da 11 tappe, è a un passo dal diventare il primo sloveno in grado di vincere la corsa a tappe più prestigiosa al mondo. Lo scorso anno ha vinto la Vuelta di Spagna ed è salito sul podio del Giro d'Italia, quest'anno potrebbe arrivare la consacrazione al Tour se dovesse superare indenne la cronometro con arrivo in salita a La Planche des Belles Filles. Non si tratta di una vera e propria cronoscalata, in quanto i primi chilometri sono in falsopiano, ma l'ascesa finale è molto dura. La prova contro il tempo di domani misura 36 km. 
Roglic è un grande specialista delle prove contro il tempo, anche se lo scorso anno al mondiale ha chiuso fuori dalla top-10. Inoltre, al campionato nazionale sloveno a cronometro, non ha conquistato la vittoria in quanto è stato superato da Tadej Pogacar, capace di fare un tempo migliore su un percorso che presentava tanta salita. Saranno sufficienti 57 secondi sul giovane avversario, suo connazionale? Probabilmente sì, visto che siamo alla fine di un grande giro e le forze di Pogacar sono al lumicino, ma sarà la strada a dire la verità.
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