Al termine, Montali ha spiegato che l'audizione è servita per fare «chiarezza riguardo alla progettualità di questo grande evento che comporta 12 anni di impegni presi dalla Federgolf». Per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi pubblici, Montali ha quindi precisato che «si tratta di 60 milioni stanziati dal governo attraverso il Coni per un totale di 5,4 milioni annui per 11 anni. Questi soldi serviranno per creare infrastrutture e organizzare più di 100 tornei, che permetteranno al golf di diventare più popolare, e all'Italia di recitare il ruolo di centro mondiale di questo sport».
Il progetto Ryder Cup è stato assegnato all'Italia «dopo una gara difficile e complessa». La scelta è stata motivata «perché forte della garanzia dell'impegno del governo». Così il direttore della Ryder Cup 2022, Gian Paolo Montali, durante l'audizione presso le commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. «Ma la vera motivazione - ha specificato - è stata quella di avere un progetto che non finisse nel 2022, ma fosse protratto fino al 2027 con obiettivo principale la diffusione del golf in Italia». «Una manifestazione - ha aggiunto Montali - che sarà una grande opportunità: in questi 12 anni, infatti, saranno disputati nel nostro Paese più di 100 tornei e 11 Open d'Italia».
La scelta di Roma, invece, è stata fatta «per le sue capacità e possibilità dal punto di vista del turismo».
Dal punto di vista economico, il direttore del progetto ha spiegato i numeri della manifestazione: «Il business plan è già coperto per il 67%» con un budget di 159 milioni di euro e ritorni che si stimano superiori ai 500 milioni di euro. Montali ha quindi dichiarato che nelle casse dello Stato entreranno 83 milioni di euro »per l'incremento del gettito fiscale per le operazioni che verranno fatte« ed altri 26 »per le entrate fiscali dei montepremi dei singoli tornei». «I numeri sono numeri, non sono soggettivi. Come vedrete dal business plan, sarà tutto molto preciso. È difficile trovare un progetto così», già coperto per «circa il 70%» grazie anche all'accordo da circa 40 milioni di euro siglato con Infront. Rispondendo a una domanda di Lucrezia Ricchiuti (Mdp), Montali ha spiegato che, se in Francia (per la manifestazione che ospiterà nel 2018) lo Stato ha stanziato meno che in Italia per lo stesso evento, è perché «la candidatura della Francia è stata fatta nove anni prima». Inoltre, «la Francia non aveva contro di sé nazioni così forti dal punto di vista golfistico come Spagna, Germania e Austria. La storia e la tempistica ci hanno messo quindi nelle condizioni di fare un'offerta completamente diversa».
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