E’ una corsa contro il tempo. Sofia Goggia ha iniziato ieri le terapie per il ginocchio sinistro dopo il grave infortunio accusato in seguito alla rovinosa caduta nel supergigante di Cortina d’Ampezzo di domenica: se tutto dovesse andare per il meglio, tornerà sugli sci la prossima settimana. Non lo farebbe però a Pechino, in quanto mancano gli impianti adatti per preparare la velocità. Ecco perché, a quel punto, non è possibile procedere con la fase di riabilitazione e fisioterapia in Cina, ma Sofia è obbligata a restare in Italia. Alternative non ce ne sono e, dunque, questo significa addio cerimonia d’apertura - per questo aumentano sempre di più le possibilità di vedere Michela Moioli alfiere al suo posto. Perciò Sofia si vede costretta a rinunciare al suo ruolo di portabandiera, lei che un mese fa aveva ricevuto con tanto di orgoglio il tricolore, dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Le tappe
Innanzitutto, nel weekend si farà il punto sul recupero del ginocchio, per capire se c’è ancora speranza per Sofia di volare in Cina e prendere parte alle gare.