Ancora un piazzamento per il tricolore Viviani, che dopo il declassamento a Orbetello, nuovamente non è riuscito a prendere la vittoria.
La tappa numero 8 del Giro d’Italia è stata animata dalla solita fuga di giornata.
A 189 chilometri dal traguardo l’azione è stata lanciata da Marco Frapporti e Damiano Cima (Nippo Fantini), due corridori che più volte abbiamo visto animare la corsa rosa. Passati 200 chilometri di gara, Cima è stato ripreso dal gruppo, mentre Frapporti ha resistito, per poi essere raggiunto da Giulio Ciccone (Trek-Segafredo). Poco più avanti si è arreso anche Frapporti e l’abruzzese è stato raggiunto da Francois Bidard della Ag2r La Mondiale. I due hanno trovato l’accordo ma a 10 chilometri dalla conclusione si è aggiunto Louis Vervaeke (Team Sunweb). Poco più avanti il gruppo è tornato compatto e il finale era chiaro che si sarebbe giocato in volata.
Negli ultimi 3 chilometri è stato incredibile il lavoro dei treni dei velocisti, che cercavano le posizioni migliori. Ackermann ha lanciato la volata e Viviani che era leggermente dietro è riuscito a trovare lo spazio per passare. Ewan però ha avuto l’accelerata più efficace e con estrema agilità ha superato i suoi avversari. Domani ci sarà una tappa importante. Si correrà la cronometro individuale di 34,8 chilometri da Riccione a San Marino con finale in salita. Sarà sfida tra gli uomini di classifica con Primoz Roglic grande favorito per la tappa e la maglia insieme a Yates. Dovranno attaccare sia Nibali che Lopez per non perdere secondi importanti.
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