Franco Chimenti: «La Ryder Cup sarà un evento straordinario. Abbiamo vinto perché siamo Roma. E al Marco Simone stupiremo»

Da sinistra, Franco Chimenti, Laura Biagiotti, Costantino Rocca e Lavinia Biagiotti
di Carlo Santi
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Lunedì 14 Dicembre 2015, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 18:42

Franco Chimenti è soddisfatto: la Ryder Cup del golf si farà a Roma nel 2022. L’unico evento che mette di fronte gli Stati Uniti e l’Europa sarà ospitato al Marco Simone Golf & Country Club, il green scelto anche per il torneo di golf delle Olimpiadi di Roma 2024. Ecco il pensiero della Federazione itlaiana golf.

Presidente Chimenti, qual è stato il motivo di questa vittoria?
«Roma, una città unica».

Se l’attendeva questa scelta?
«No, perché la concorrenza era fortissima. Questa è la più bella vittoria del golf italiano».

Come è arrivata, Roma con il Marco Simone, al successo?
«Lavorando per un anno intero, convincendo tutti della qualità che abbiamo. Nessuno credeva che potevamo farcela».

Le rivali erano agguerrite, vero presidente?
«Davanti c’era la Germania ma, a differenza nostra, nono aveva il supporto del Governo. La cancelliera Merkel non ha mai speso parole per avere la Ryder. La Spagna aveva, se possiamo dire così, la questione Catalogna e, quindi, non ha avuto quell’unità necessaria. Non dimentichiamo l’Austria che schierava sponsor importanti».

Ci racconta come ha appreso la notizia della vittoria?
«Stamattina in una conference call il board ha chiamato le quattro città. Hanno cominciato alle 10 e io speravo di ricevere la chiamata il più tardi possibile. L’ho avuta alle 10.45, per ultimo: avevamo vinto noi».

Cos’è stato, in concreto, che ha fatto la differenza per Roma?
«L’appoggio del Governo. A decidere erano cinque persone. Era talmente difficile... Ecco che dice che conquistare le Olimpiadi del 2024 sarà una passeggiata. Grazie a Giovanni Malagò che ha fatto tra tramite con il premier Renzi che ha creduto, con otto ministri, in uno sport, il golf appunto, che in Italia non ha un grandissimo traino».

Presidente, quale sarà il budget della Ryder Cup?
«Duecentoventi milioni di euro».

In termini di turismo cosa porterà la Ryder Cup?
«Dico solo che ci hanno chiesto, al Marco Simone, di realizzare parcheggi per 60 mila auto. Poi c’è l’indotto, che si prevede tra i 600 e i 700 milioni. Sarà un grande affare e, soprattutto, si sarà un effetto nel tempo».

Qual è il significato della Ryder Cup?
«Intanto ricordo che è la terza manifestazione sportiva per importanza nel mondo dopo le Olimpiadi e i campionati del mondo di calcio. Ma è, la Ryder, l’unica competizione tra Europa e Usa».

Per promuovere la Ryder up porterete l’Open d’Italia a Roma?
«Lo faremo al Marco Simone dal 2019. E, in più aumenteremo il montepremi passando da 1,5 milioni e 7 milioni di euro. Saremo il secondo torneo europeo dopo il British».

Il Marco Simone verrà ristrutturato. Quando sarà pronto?
«Nel 2019, per gli Open d’Italia».

Presidente, in questo momento l’Italia non ha giocatori da copertina. Cosa pensa su questo punto?
«Noi abbiamo delle prospettive interessantissime. Abbiamo sette italiani nel ranking europeo e pensiamo che ci sarà una ripresa notevole. Il nostro golf sarà grandissimo».

Quando partirà la macchina organizzativa?
«Subito.

Anzi, mi sento di dire che è già in moto»

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