Cuori d’oro, non solo medaglie. Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, freschi di vittoria europea, si presentano nel dopo gara con due cappelli disegnati di fiori. Non è solo per i punti al Fantaeuropeo, il gioco che ha preso piede tra gli atleti e sui social: è, soprattutto, un tributo a Noemi Carrozza, la sincronette che quattro anni fa morì in un incidente automobilistico sulla Cristoforo Colombo, fra Roma e Ostia, cadendo con lo scooter. “Ce li ha dato il fratello di Noemi - spiega Lucrezia - è un saluto per lei che era una di noi”.
Giorgio avrà poi un altro momento importante: è tra i promotori del Progetto Fidippide, che aiuta gli atleti con disabilità a partecipare allo sport e alla vita.
Come? “Siamo compagni di stanza, letti singoli e vicini”. Ma non c’è da “gossipare”: Giorgio è fidanzatissimo, Lucrezia è single (per poco, forse…). Vi freuqnetate anche nel tempo libero? “E chi ne ha? E quel poco che abbiamo lo passiamo ogun per sé” scherzano. Hanno guadagnato leggerezza, anche con l’aiuto di mental coach e psicologi e di famiglie ed amici: “Giorgio è lì fermo, mi toglie l’ansia” dice Lucrezia; “Cosa direi al Giorgio di 12 o 16 anni? _ fa Giorgio _ Resisti come ho fatto io, che ho avuto un mondiale a 19 anni, questo Europeo a Roma, la squadra con me, Lucrezia, la mia famiglia, i pochi amici: sono stato fortunato”. Lei è l’uomo d’oro dell’acqua, come Paltrinieri, gli fanno: “Grazie, mai avrei pensato che potevo essere accostato a un grande come Greg”. Minisini ha la macchina fotografica e scatta: punti da Fantaeuropeo e ricordi, dimenticando “l’ignoranza dei bulli: ignoranza in senso letterale, perché non sanno”.