Nonostante l'assoluzione («per mancanza di prove») da parte della
Wada ieri, 17 organizzazioni nazionali
antidoping hanno chiesto che la
Russia non sia ammessa alle
Olimpiadi invernali del 2018 che si disputeranno a
Pyeongchang. A meno di 5 mesi dai Giochi sudcoreani, i 17 comitati, che includono tra gli altri quello americano e britannico, hanno fatto sapere che il rifiuto del
Cio di ritenere la Russia responsabile di uno dei maggiori scandali nella storia dello sport «...mette in pericolo gli atleti puliti e il futuro del movimento olimpico». Di conseguenza, ha dichiarato che la Russia deve essere punita «per la corruzione provata ai Giochi di
Sochi 2014 e il continuo venir meno agli obblighi verso lo sport pulito». Le 17 organizzazioni hanno anche avvertito di avere «seri dubbi» che
Pyeongchang 2018, che si svolgerà dal 9 al 25 febbraio del prossimo anno, sarebbero Giochi «puliti». «Il Cio deve smettere di tergiversare e mettere in pratica immediatamente conseguenze significative», hanno detto i leader del Nado al termine di una riunione di due giorni a
Denver.
«Abbiamo seri dubbi - hanno fatto sapere - sul fatto che i Giochi del 2018 saranno puliti, e questo a causa dell'indagine incompleta di prove massicce di doping individuale da parte degli atleti russi ai Giochi di Sochi, e date le prove inadeguate degli atleti russi negli ultimi quattro anni».