Il doping colpisce anche la Granfondo di New York
positivo il vincitore, il colombiano Oscar Tovar

Oscar Tovar
di Francesca Monzone
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Venerdì 30 Ottobre 2015, 23:34 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 02:07
Ancora una volta la macchia nera del doping rovina una corsa del ciclismo. Questa volta è la granfondo Campagnolo New York dello scorso 17 maggio a finire nella lista nera. A risultare positivo al controllo antidoping è stato il vincitore, il colombiano Oscar Tovar.
Tovar è risultato positivo ai controlli post gara al testosterone sintetico e a testarlo è stata l'Usada, l'agenzia antidoping statunitense che lo ha sospeso non solo per due anni da qualunque manifestazione sportiva americana ma non potrà più partecipare alla granfondo Campagnolo di New York.
Anche un altro corridore è risultato positivo in questa edizione della corsa americana: si tratta di una donna colombiana, Yamile Lugo, che aveva chiuso la corsa al terzo posto assoluto tra le donne. La Lugo, così come il connazionale Tovar, è risultata positiva ad uno steroide di origine esogena.
La massima autorità della granfondo Campagnolo New York, Uli Fluhme, ha commentato con poche frasi questo nuovo caso di positività nella corsa amatoriale tra le più prestigiose al mondo. «Siamo sconvolti e feriti per il fatto che qualcuno attraverso il comportamento scorretto del doping abbia cercato di rovinare la reputazione di questa corsa - ha affermato il responsabile della corsa - non possiamo tornare indietro, però possiamo impegnarci affinché queste cose non accadano più rendendo i controlli parte integrante della gara».
Tovar tra l'altro era stato sorteggiato casualmente ai controlli pre gara ai quali però era risultato negativo.

Per la gran ondo americana purtroppo questo non è il primo episodio di doping. Già nel 2012 risultarono positivi all'Epo lo statunitense David Anthony e il toscano Gabriele Guarini.
Anche l'Italia è stata protagonista di alcuni casi di doping nelle granfondo che ricordiamo essere delle gare riservate ai master e non ai professionisti nelle quali gareggiano suddivisi per categoria corridori dai 18 anni fino ai settantenni.
Tra i casi più importanti si ricordano quelli legati alla granfondo Roma con il corridore Falzarano nel 2014 al quale sono stati dati 18 anni di squalifica, e quelli della Maratona des Dolomites e della gran ondo Sportful.